Russia versus Ucraina: tra i due litiganti ... la Cina gode!

25-05-2023 13:07 -

GD - Roma, 25 mag. 23 - Gli antichi ne sapevano una più del diavolo e ci prendevano allora come adesso. Anche ai giorni nostri tra i due litiganti il terzo gode. Ad esempio, non si arriva a vedere la fine delle ostilità di questa assurda Operazione Speciale voluta da Putin dopo ben più di 15 mesi di guerra.
Oltre 200 mila morti tra i militari russi, l'arsenale militare russo svuotato da mezzi e munizioni, conflitti interni tra i vari satrapi pronti a prendere il posto di Putin che, in questa assurda guerra criminale, ha sbagliato tutto quello che si poteva sbagliare ed è andato anche oltre, distruggendo quella falsa aureola di potenza militare russia nella quale in molti credevano. Gli Ucraini non hanno accolto i russi a braccia aperte come invece sperava Putin e la situazione per i russi, certamente, potrà solo peggiorare nelle prossime settimane.
Con un Paese semidistrutto, praticamente raso al suolo per almeno un 20% del suo territorio, con infrastrutture vitali irrimediabilmente danneggiate e con centinaia di migliaia di morti ucraini, non si può parlare di vittoria neanche da parte ucraina. Si può parlare solo di eroica resistenza al tentativo di invasione russa, ma ad un prezzo inaccettabile, soprattutto per le troppe perdite umane.
Certamente non vince l'Europa con le sue titubanze, confusione politica e posizioni divergenti tra i maggiori Paesi europei e con una conflittualità latente, che si fa sempre più evidente adesso che si comincia ad intravvedere il grande business della ricostruzione dell'Ucraina.
Non vincono gli Stati Uniti, che si sono impegnati dal punto di vista militare e economico a sostenere questa guerra e che adesso devono scontare le tensioni al loro interno anche per la copertura di questi esorbitanti costi.
Non vince la Turchia, che aveva provato a condurre per un certo lasso di tempo il gioco dei negoziati di pace, ammiccando una volta ai russi e una volta agli Stati Uniti. Tenere il piede in due staffe non sempre aiuta.
Sconfitta su tutti i fronti pure l'Organizzazione delle Nazioni Unite che, come sempre, anche in questo caso ha mostrato la sua totale inefficacia e latitanza, tanto da far sorgere sempre più insistentemente le domande circa il mantenimento di questa inutile quanto costosa organizzazione sovranazionale.
Allora chi beneficerà, alla fine, da questa assurda guerra?
La risposta è scontata: la Cina. La Cina, che si è mantenuta ai bordi di questa guerra, non ha mai fornito “ufficialmente” aiuti militari ai russi né tanto meno agli ucraini; sta giocando un ruolo sotterraneo di mediatore, più per convincere i russi a desistere, ma neanche tanto, da questa assurda iniziativa.
Infatti, per la Cina più dura questa guerra e più saranno indeboliti i russi. Per la Cina questo non è un vantaggio di poco conto, perché mentre prima dovevano negoziare ai prezzi di mercato molte delle materie prime, incluso il petrolio, importato dalla Russia, adesso si trovano nelle situazione di “concedere” ai russi di potergli vendere il loro petrolio per raggranellare qualche rublo per la loro agonizzante economia.
La Cina anche in questo caso applica i vecchi proverbi, specificamente il famoso proverbio di Confucio che ci invita a non meditare la vendetta, ma ad aspettare pazientemente l'evoluzione della situazione. «Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico».
I cinesi sanno bene aspettare, sanno bene come agire senza fare nulla. La pazienza, la costanza e la determinazione è il loro punto di forza, cosa che manca, ad esempio, totalmente agli americani.
I cinesi sono già pronti, hanno persino redatto i piani per prendersi tutta la Russia o quello che ne rimarrà e per raggiungere questo obiettivo sono anche pronti a contribuire alla ricostruzione dell'Ucraina; intenzione che hanno già manifestato in modo ufficiale e che porranno in essere immediatamente appena possibile, senza esitazioni e senza alcun vincolo di bilancio e senza porre alcuna “condizione da adempiere” da parte degli ucraini per concedere gli aiuti. Cosa che, invece, faranno gli europei imponendo agli ucraini, ad esempio, di riconoscere i diritti LGBTQ, proteggere qualche specie di rana minacciata dall'estinzione e altro ancora, prima di poter beneficiare degli aiuti europei.
Quindi, la risposta alla domanda iniziale è evidente: tra i due litiganti sarà la Cina a trarne i maggiori benefici.

Ciro Maddaloni
Esperto di eGovernment internazionale

Fonte: Ciro Maddaloni