Rivalutata la centralità del Mar Nero

22-05-2023 17:17 -

GD – Roma, 22 mag. 23 – Il cardinale di Richelieu diceva -“ Le lacrime dei nostri sovrani hanno il gusto salato del mare che vollero ignorare”. Il Mar Nero è stato a lungo ignorato come snodo di transito tra Oriente e Occidente. Nel XX secolo la regione è stata un po' tagliata fuori dalle sue radici storiche e culturali.
Il Mar Nero è un antico lago collegato al Mediterraneo da due correnti inverse, oggi separato dal Mar Mediterraneo da un istmo. Nell’antichità fu chiamato Mar Ponto perché era diventato un’area ospitale per i coloni greci, notevole mare del commercio europeo nel Medioevo, a fianco del Mediterraneo.
Storicamente il Mar Neo è stato ed è la porta d'Oriente, in quanto l'Europa e l'Italia, prima con l'Impero Romano e poi con le Repubbliche Marinare, si è affermato come importante area di scambi commerciali e traffici economici. Venezia, che poteva contare su una moderna flotta militare e mercantile, con una serie di azioni politiche e con la potenza delle sue navi conquistò il dominio dell'Adriatico e poi monopolizzò gli scambi con l'Oriente, grazie al controllo di un gran numero di isole e delle località marittime commercialmente più importanti dell’Impero Bizantino.
Dal 1082 fu un rapporto privilegiato in base al concordato dell’Editto di Crisobolla (emanato dall’Imperatore Alessio I Comneno), con cui fu concesso ai mercanti veneziani di scambiare merci con i bizantini senza alcuna tassa.
Nel 1261, con il Trattati del Ninfeo, l’Imperatore Nicea concedeva ai genovesi l'esclusiva del commercio nel Mar Nero con il medesimo status che avevano i veneziani. L’importanza commerciale derivava dal fatto che così si controllava una delle estremità occidentali della Via della Seta.
L’Europa era circondata per tre quarti dal mare e veniva identificata come potenza marittima in grado di sfruttare gli scambi commerciali navali per favorire la propria ricchezza.
Dopo aggressioni che la Russa ha portato all’Ucraina è ora logico che l'UE debba e voglia promuovere lo sviluppo della terza fonte di risorse energetiche costituita dal bacino del Mar Caspio con tutte le sue linee, da Asia Centrale verso l’Europa.
L’intera regione caucasica è così diventata importante dal punto di vista strategico perché frapposta tra il Mar Caspio e il Mar Nero, verso il Medio Oriente, l’Asia Centrale e l’area balcanica.
È necessario considerare l’importanza cruciale della Turchia nel Mar Nero. La Convenzione di Montreux attribuisce alla Turchia il potere di limitare il passaggio in transito di navi attraverso il Bosforo e i Dardanelli. La Convenzione prevede come regolare il passaggio del traffico navale militare, ma anche commerciale, attraverso gli stretti turchi. Il Mar Nero ha una posizione strategicamente importane e il ruolo geopolitico di ‘ponte’ tra l'Europa e l'Asia e l'attraversamento di rotte commerciali, è divenuto centro di distribuzione di tutte le risorse energetiche destinate ai mercati europei.
L’invasione russa dell’Ucraina ha stravolto lo scenario geopolitico e riscritto gli equilibri internazionali. La Turchia oltre che un partner economico strategico per l’Europa, si presenta in grado di aiutare l’Europa su molti fronti, ad esempio per il gas naturale, per la crisi del grano, per sbloccare le esportazioni di grano, per evitare la crisi alimentare soprattutto in Africa.
Importante evidenziare la sicurezza cooperativa, a supporto di un ruolo più rilevante e maturo dell’UE per la stabilità dell’area. Pace che porterà prosperità quando sarà duratura e giusta, cioè quando l’Ucraina la riterrà accettabile. Poi sarà necessaria diplomazia accompagnata da una capacità del continente europeo di un intervento attendibile e saranno raddoppiati gli sforzi europei per ricostruire il nuovo ordine regionale. Altrettanto importante da sottolineare è la candidatura a membro UE per la Georgia, il Processo di Bruxelles tra Armenia e Azerbaigian, dove l'Unione Europea deve dimostrare una visione strategica per stabilizzare la regione e consolidare la sua transizione democratica.

Nino Telia
Esperta in Diritto Marittimo



Fonte: Nino Telia