Cybertech 2017: Israele offre sue tecnologie per sicurezza informatica italiana

27-09-2017 15:53 -

Roma, 27 sett. - Nel settore informatico e nella realtà in Israele la sicurezza non è un esercizio teorico, ma una necessità quotidiana, che genera esperienza, tecnologie sempre più raffinate e avanzate, nuove competenze e professionalità. È il messaggio che lo Stato ebraico e le sue imprese, molte delle quali start up, hanno esibito a "CyberTech Europe 2017", l´evento dedicato alla cybersecurity, alla "Nuvolà" di Roma.
"In Israele ci sono 350 aziende in questo settore", ha spiegato Achiad Alter, direttore dell´Israel Export Institute, "e l´export di questo settore ammonta a 3,7 miliardi di dollari nel 2016. Non so se ne siete consapevoli, ma noi siamo un Paese continuamente circondato da nemici. Per questo la nostra competenza, che nasce anche dal fatto che i nostri giovani sono impegnati nelle Forze Armate, sul campo della difesa e nel settore dell´intelligence viene da un´esperienza diretta, quotidiana, sul campo. Molti di coloro che terminano il servizio militare poi restano nel settore, dove portano nuove soluzioni a problemi che conoscono bene. Per tali ragioni il Governo di Tel Aviv incontra regolarmente queste imprese per capire le loro necessità e sostenerle".
Ed esse, per la realtà in cui si collocano, sono stimolate a cercare soluzione sempre più avanzate e innovative.
L´ambasciatore di Israele in Italia, Ofer Saches, nel suo intervento ha sottolineato come le tecnologie israeliane nella cybersecurity siano poi adottate da grandi gruppi multinazionali. "Le minacce informatiche non se ne andranno mai via", ha precisato il diplomatico israeliano, "anzi, aumenteranno nei prossimi decenni con l´espansione dei supporti che utilizziamo. Ma accanto alla minaccia che cresce, cresce anche l´opportunità per questo settore. Non abbiamo ancora visto un 11/9 del settore informatico, ma forse è dietro l´angolo. Per questo dobbiamo mettere insieme la comprensione della minaccia, le azioni necessarie e l´investimento che serve".
A parte le presenze istituzionali israeliane e il gigante della Difesa IAI-Israel Aerospace Industries, a Roma sono presenti 13 startup (BitDam, Commugen, Crusoe Security, CybInt, GuardiCore, Idefend, Minerva, NsKnox technologies, SecBI, SecuPi, SIGA- SCADA Cyber Alert Systems, Reblaze technologies e Votiro), che focalizzano la loro strategia su un diverso settore della cybersecurity, ognuna interessata a proporre le proprie soluzioni ad aziende ed istituzioni italiane.