Ucraina: rifiutare la realtà non la rende diversa

26-02-2023 17:01 -

GD - Roma, 26 feb. 23 - Moltissime persone in Italia sono ancora assolutamente convinte delle “ragioni” che avrebbero spinto Putin ad invadere l'Ucraina: prima fra tutte la minaccia che la NATO si potesse avvicinare ai confini con la Russia. La Russia confina già con la NATO in Norvegia, Estonia, Lettonia; ha inoltre un confine marittimo con la NATO nel Mar Baltico con Polonia, Lituania, Germania e Danimarca e nel Mar nero con Turchia, Bulgaria e Romania.
Quindi questa storia della NATO che si è avvicinata troppo alla Russia, attraverso l'Ucraina, sinceramente non sta in piedi.
Per altro invadendo l'Ucraina è proprio Putin che va incontro alla NATO! Invadendo l'Ucraina, la Russia avrebbe infatti un nuovo confine terrestre con la Polonia, la Slovacchia, l'Ungheria e la Romania.
Ciò che risulta sinceramente difficile da comprendere è come ha potuto un Paese che dispone di una intelligence di prim'ordine come l'FSB Federal'naja služba bezopasnosti, interessi economici e geopolitici in tutto il mondo, buttare tutto alle ortiche per paura della prossimità della NATO? Come potevano Putin e i servizi di intelligence russi “non sapere” che la NATO è solo uno “stipendificio” per alcuni generali europei e americani a fine carriera? Un “contentino” per quelle persone che hanno servito il loro Paese prima di andare in pensione?
I francesi, per bocca del presidente Emmanuel Macron, solo tre anni fa, cioè un anno e mezzo prima dello scoppio della guerra in Ucraina, erano assolutamente intenzionati a far chiudere la NATO, a meno che non si fosse trasferita a Strasburgo, per beneficiare loro dello stipendificio.
Se Putin avesse voluto veramente fare qualcosa per difendere le minoranze russofone in Donbass, visto che la Russia siede nel Consiglio di Sicurezza dell'ONU, avrebbe dovuto richiedere l'intervento dei Caschi blu.
Putin avrebbe potuto e dovuto richiedere le forze di interposizione ONU per garantire la fine delle ostilità tra le due etnie. Invece ha deciso di porre in essere questa azione scellerata, quasi ironicamente definita “operazione speciale”, e di tentare di invadere l'Ucraina.
Con la sua azione insensata e folle, Putin:
1) ha distrutto un Paese “fratello”,
2) ha eletto Zelensky a Eroe planetario,
3) ha convinto Finlandia e Svezia ad aderire alla NATO,
4) ha convinto la Danimarca ad aderire immediatamente alla EDA European Defense Agency,
5) ha convinto i Paesi europei a raddoppiare gli investimenti in armamenti,
6) ha dato un aiuto importante alla presidenza Biden che scontava qualche difficoltà,
7) ha fatto lievitare le spese militari contribuendo all'arricchimento dell'industria bellica USA,
8) ha messo la Russia in ginocchio perché adesso dovranno comunque pagare, per i prossimi 30 anni, i danni di guerra, sia che vincano, per ricostruire le eventuali aree occupate; e specialmente se perdono, perché certamente non possono chiedere scusa e tornare a casa.
Non funziona così, anche se la diplomazia cinese sta provando a proporre qualcosa di simile, ipotizzando anche il coinvolgimento della Cina nella ricostruzione dell'Ucraina.
La decisione di invadere l'Ucraina ha generato gravissime conseguenze anche per l'Unione Europea e tutta la comunità internazionale che hanno reagito all'invasione dell'Ucraina, per la grave violazione della sovranità di uno Stato e per la violazione del diritto internazionale.
La comunità internazionale ha imposto sanzioni pesantissime alla Russia; sanzioni che hanno è avranno conseguenze politiche ed economiche per il Paese e per tutti i cittadini russi.
Infine, la comunità internazionale sta già definendo i termini per la creazione di un tribunale per giudicare le gravissime violazioni dei diritti umani da parte dei militari russi nella regione di Kyiv e dei mercenari russi e dei separatisti filorussi nell'Est dell'Ucraina: omicidi, torture e violenze sessuali; violenze commesse durante il tentativo di invasione dell'Ucraina, confermate e documentate anche da diversi osservatori internazionali.
L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, oltre a non avere alcun senso geopolitico e strategico, ha generato una serie di conseguenze estremamente gravi in termini economici e di perdita di vite umane per la Russia e per l'Ucraina. In termini geopolitici ed economici ha determinato un disastro per il mondo intero che sarà sanato solo dalla tempestiva ricostruzione dell'Ucraina da parte della comunità internazionale.
Mentre le famiglie russe potranno solo piangere in silenzio i loro cari periti in guerra, perché nessuno verrà ad aiutarle e passeranno dalla povertà, in cui vivono adesso, alla miseria totale.
Qualcuno in Russia, fra quelli che girano intorno a Putin, si sarà chiesto cosa si sarebbe potuto fare con tutte le risorse che sono state bruciate per questa inutile e assurda incruenta guerra?
Probabilmente si sarebbe potuto portare l'acqua corrente in tutte le case russe; si sarebbe potuto fornire le abitazioni delle zone rurali dei servizi igienici che mancano nell'80% delle case. Si sarebbero potuti costruire ospedali e scuole e forse la Russia avrebbe potuto beneficiare di una ripresa della natalità.
In un Paese che si estende su ben 11 fusi orari dove, a parte la Capitale e San Pietroburgo, la popolazione vive in condizioni di sottosviluppo e miseria, cosa se ne doveva fare Putin di un ulteriore fuso orario invadendo l'Ucraina? Avere un altro territorio povero da gestire?
Eppure in molti, anche in Italia, pensano che Putin abbia avuto le sue ragioni per compiere questa follia.
Se questa è la visione e l'analisi di molti cittadini italiani ed europei per gli eventi bellici in Ucraina, non c'è di che essere felici.

Ciro Maddaloni
Esperto di eGovernment internazionale


Fonte: Ciro Maddaloni