GB: esposti a Villa Wolkonsky reperti etruschi rientrati in Italia

11-10-2018 17:09 -

GD - Roma, 11 ott. 18 - Un violino di Andrea Amati del 1500 esportato illegalmente negli Stati Uniti; un´anfora chiota del VI secolo a.C. frutto di scavi clandestini nell´Etruria Meridionale, e la Stele di Palmira, un rilievo funebre in pietra calcarea del I-II secolo d.C. trafugata dalla Siria e sequestrata nel 2011. Sono alcuni dei reperti archeologici e artistici recuperati negli anni grazie agli sforzi dell´Unità per la Tutela del Patrimonio Culturale dei Carabinieri ed eccezionalmente in mostra a Villa Wolkonsky, residenza dell´Ambasciatore britannico a Roma in occasione del "Dialogo Regno Unito-Italia sulla tutela del patrimonio culturale".
Un evento importante e unico nel suo genere che porta alla luce tesori inestimabili e permette di evidenziare un´area preziosa di collaborazione tra Italia e Regno Unito, frutto di forti sinergie a livello diplomatico, ma anche culturale, tecnologico, accademico e delle forze dell´ordine dei due paesi. All´evento ha partecipato il ministro britannico per le Forze Armate, Mark Lancaster, al quale è stato affidato l´incarico di riconsegnare all´Italia, a nome del Governo e delle forze dell´ordine di Sua Maestà, due preziosi reperti etruschi rinvenuti di recente nel Regno Unito.
Si tratta di una statuetta in bronzo, trafugata nel 1988 dal Museo Archeologico di Siena e recuperata grazie all´Art Loss Register, database che raccoglie preziose informazioni su opere d´arte rubate.
Grazie al lavoro della Art & Antiquities Unit della Met Police, la statuetta è ora tornata in Italia, trent´anni esatti dopo il furto. Il secondo reperto è un vaso in terracotta a forma di sfinge alata, anch´esso di origine etrusca. Una casa d´asta di Londra ne ha identificato la provenienza di dubbia origine e ha avviato la procedura per la sua restituzione.
Le due opere sono state consegnate ufficialmente al generale di Corpo d´Armata Sabino Cavaliere, comandante Unità Mobili e Specializzate Carabinieri "Palidoro". "L´evento di oggi, con la restituzione all´Italia di due reperti etruschi rintracciati nel Regno Unito, punta i riflettori su un´area importante della nostra collaborazione bilaterale, che attraversa i mondi dell´arte e della cultura con il prezioso contributo delle forze dell´ordine", ha commentato l´ambasciatore britannico Jill Morris, ricordando poi che "il recupero e la tutela del patrimonio culturale è certamente un´area di eccellenza italiana, in particolare per il lavoro svolto nelle aree di conflitto. È quindi un grande onore per me ospitare a Villa Wolkonsky le bellissime opere recuperate dal Comando Carabinieri".
Accanto alla preziosa esposizione, un´area curata dalla British School at Rome dedicata alle nuove tecnologie utilizzate per il recupero e la tutela di opere artistiche ed archeologiche.
L´iniziativa fa parte della seconda stagione "UK-Italy: partnership Ford Culture", una campagna dedicata alla partnership culturale tra Italia e Regno Unito promossa dal British Council, dall´ambasciata britannica, dalla British School at Rome e dal British Institute of Florence.


Fonte: Carlo Rebecchi