Premier Giorgia Meloni da Papa Francesco, Ucraina, natalità e migrazioni

10-01-2023 15:26 -

GD - Città del Vaticano, 10 gen. 23 - È durato poco più di mezz’ora il colloquio privato tra Papa Francesco e il presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Giorgia Meloni. Il Pontefice e la prima donna capo di un Governo italiano si erano già brevemente incontrati lo scorso 5 gennaio, al termine dei funerali di Benedetto XVI. Dopo essere stata ricevuta dal Pontefice, oggi Meloni ha poi incontrato il card. Parolin, segretario di Stato, e l’arcivescovo Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati.
“Durante i cordiali colloqui in Segreteria di Stato sono state sottolineate le buone relazioni bilaterali e si è fatto cenno ad alcune questioni relative alla situazione sociale italiana, con particolare riferimento ai problemi legati alla lotta alla povertà, alla famiglia, al fenomeno demografico e all’educazione dei giovani. Nel prosieguo della conversazione sono state prese in esame tematiche di carattere internazionale, con speciale riferimento all’Europa, al conflitto in Ucraina e alle migrazioni”, riferisce la nota diffusa dalla Sala Stampa della Santa Sede.
Malgrado i toni concilianti del comunicato vaticano, le posizioni sulle politiche migratorie del nuovo Governo italiano – che si fonda su una coalizione di destra che ha vinto le elezioni anticipate dello scorso settembre - non sono in linea con quelle del Papa. Anche recentemente infatti il ministro dell’Interno Piantedosi ha usato la linea dura sulla questione degli sbarchi da navi che avevano provveduto a recuperare migranti nel canale di Sicilia, redistribuendo verso nord i punti di sbarco oltre la Sicilia e la Calabria. Ed è nota anche la tensione – arrivata quasi allo scontro diplomatico – tra Italia e Francia sul medesimo problema.
Sul tema delle politiche migratorie anche la Conferenza Episcopale Italiana, nonostante le parole di circostanza usate a più riprese dai vertici dei vescovi italiani nei confronti del nuovo Governo, guarda ancora – almeno su questo argomento - con molta prudenza verso Palazzo Chigi.
Sono invece pressoché coincidenti le posizioni sul tema – accennato dal comunicato – del fenomeno demografico. Il Papa più volte ha denunciato quello che ha chiamato inverno demografico, anche in riferimento diretto all’Italia. Il tema è sentito anche da Meloni che nella formazione del Governo ha deciso di appaltare le politiche della natalità al ministero della Famiglia, assegnato ad Eugenia Maria Roccella.
Il presidente del Consiglio, entrando nella Biblioteca apostolica per l'incontro con il Pontefice, ha detto a Bergoglio: «Qui davvero c'è una infinità da raccontare». Quindi, la premier Meloni ha presentato al Papa la squadra che lavora con lei: «Alfredo Mantovano», ha spiegato al Pontefice una sorridente Giorgia Meloni, «il mio sottosegretario alla presidenza del Consiglio: è una persona con la quale lavoro da tanti anni, grande giurista, grande cattolico». A sua volta Mantovano ha ricordato al Papa: «Sono stato in questa sala a trovarla qualche anno fa portando i famigliari di Asia Bibi».
Quindi è stata la volta dell'ambasciatore d'Italia presso la Santa Sede, Francesco Di Nitto. Meloni ha poi presentato al Papa il segretario generale di Palazzo Chigi, Carlo Deodato: «Da lui dipende tutto il funzionamento della macchina», ha spiegato Meloni.
Quindi è stata la volta del Capo di Gabinetto, Caputi: «Altro grandissimo funzionario della macchina dello Stato italiano: è persona molto onesta e molto capace», ha spiegato con piglio Meloni, che ha poi presentato al Papa l'amb. D'Alò: «È il mio consigliere diplomatico; viene dalla NATO, una lunga esperienza, si occupa di rapporti internazionali». Infine, il generale Federici, «è il mio consigliere militare, persona che ha lunga esperienza in campo militare».
Ad accogliere Giorgia Meloni nel Cortile di San Damaso, dove le guardie svizzere erano schierate nel picchetto d'onore, è stato il reggente della Casa pontificia, padre Leonardo Sapienza. Giorgia Meloni era vestita con un completo con i pantaloni nero; scuro l'abito del compagno e il cappottino della piccola Ginevra. Ad attendere il premier a San Damaso, prima del previsto incontro con Papa Francesco, anche l'ambasciatore italiano presso la Santa Sede Francesco Di Nitto.


Fonte: Redazione