Albanese: “interventi urgenti per sovranità alimentare Paesi più poveri”

16-12-2022 18:47 -

GD - Roma, 16 dic. 22 - «Viviamo in un mondo in cui 828 milioni di persone soffrono cronicamente la fame. In questo scenario il problema della sicurezza e della sovranità alimentare richiede interventi urgenti e soluzioni concrete. Il rischio che la crisi degeneri dal punto di vista sociale è molto elevato». A parlre ai microfoni di Radio Radicale è stato l'avv. Massimiliano Albanese, presidente dell'APICES Associazione Professionisti e Imprese per la Cooperazione Economica e Sociale, che dal 2016 aggrega piccole e medie imprese di diverse nazionalità per favorire lo sviluppo sostenibile e la creazione di sinergie tra economie e mercati differenti.
«In questa fase storica», ha continuato Albanese, «viviamo una grossa crisi legata alla carenza di cereali. Le maggiori produzioni di questa indispensabile base alimentare, soprattutto nel Continente Europeo, sono concentrate in Ucraina. Ne derivano così tutte le problematiche legate alla contingenza geopolitica relativa al conflitto in quei territori. Un problema che si ripercuote sul mercato agroalimentare le cui cause vanno però ben oltre. Infatti non va sottaciuto il problema dell'accaparramento delle risorse da parte dei Paesi più ricchi. La sola Cina possiede direttamente e indirettamente circa il 50% di tutte le materie prime esistenti al mondo: nei mesi precedenti lo scoppio del conflitto in Ucraina, per garantire la nutrizione della propria sterminata popolazione, questo Paese ha accaparrato riserve spaventose di cereali. A tutto questo si aggiunge poi l'aumento esponenziale dei costi al consumo, dovuto alla paura diffusa per la carenza delle risorse primarie. Ad esempio, a marzo di quest'anno», ha ricordato Albanese, che è anche il Segretario Federale dell'UCI Unione Consumatori Italiani), «nella città di Ferrara il pane è arrivato a costare 9 euro al kg, una situazione di fatto che rischia di escludere intere fasce di popolazione dalla possibilità di una corretta e completa nutrizione, persino in un Paese ricco come il nostro: figuriamoci, in tale scenario generale, cosa può accadere nei Paesi più poveri».
Per rispondere a questo problema il presidente di APICES ha sottolineato quanto sia urgente «la necessità di declinare il concetto di sovranità alimentare come garanzia per tutti i popoli di poter produrre la propria autosufficienza alimentare: serve una diffusione di risorse tecnologiche e know-how ma anche di strumenti finanziari per consentire lo sviluppo dei Paesi più poveri. E mentre queste soluzioni di sistema vengono attuate va gestita l'emergenza con l'aiuto di nuovi partner strategici per un celere incremento di produzione».
Questi sono stati alcuni dei temi affrontati recentemente a Roma durante il convegno organizzato dall'APICES su «Geopolitica Agricola & Sovranità Alimentari», a cui ha preso parte, tra gli altri relatori, Vladimir Bolea, ministro dell'Agricoltura e dell'Industria Alimentare della Moldova.

Fonte: Redazione