Ucraina: a Sandro Bottega Premio Eticork per suo impegno per i profughi

29-11-2022 18:43 -

GD – Treviso, 29 nov. 22 – L’imprenditore enologico trevigiano Sandro Bottega il 3 dicembre, alle ore 11, nell’Auditorium della Tecnica di Roma riceverà il Premio Eticork per l’impegno profuso dalla sua azienda, la Bottega SpA, nell’accoglienza della prima ora dei profughi ucraini.
Il premio, ideato dalla guida Vinibuoni d’Italia del Touring Club Italiano in collaborazione con Amorim Cork Italia, è giunto alla sua settima edizione e si propone di promuovere e premiare quelle aziende del vino che sono fortemente impegnate su progetti di solidarietà.
Il prestigioso riconoscimento verrà consegnato a Sandro Bottega dall’amministratore delegato Italia di Amorim Cork, Carlo Veloso Dos Santos, durante la presentazione nazionale alla stampa della guida “Vinibuoni d’Italia 2023”.
Il riconoscimento Eticork è stato assegnato a Bottega SpA, cantina e distilleria di Bibano di Godega (TV) per l’impegno profuso nell’accoglienza di alcune famiglie ucraine, i giorni immediatamente successivi all’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia. L’azienda in un primo momento ha ospitato in bed&breakfast e hotel della zona 10 nuclei familiari con bambini, 38 persone in tutto. Successivamente due famiglie sono state trasferite in una casa di proprietà della famiglia Bottega a Colle Umberto (TV) e una famiglia in un appartamento dell’azienda Bottega a Pianzano di Godega (TV). Altri due nuclei familiari sono stati ospitati a Verona dall’imprenditrice Marina Salamon. I rimanenti hanno trovato alloggio temporaneo nella Casa degli Alpini a Bibano di Godega (TV), dopo che Bottega ha provveduto a riadattarla per renderla idonea alle necessità delle famiglie.
Non solo. Un immigrato ucraino, padre di tre bambini, è stato regolarmente assunto nell’azienda Bottega dove svolge funzioni di carattere commerciale legate all’export nei Paesi dell’est Europa e dell’Asia Centrale.
Sandro Bottega ha dichiarato: “La solidarietà si esprime nel momento del bisogno. Ho ritenuto che fosse un dovere morale aiutare persone inermi che da un momento all’altro sono state costrette a lasciare le loro case per sfuggire all’orrore della guerra”.

Fonte: Redazione