Corea Nord: ministri Esteri G7 su lancio missile intercontinentale

20-11-2022 17:45 -

GD - Roma, 20 nov. 22 - I ministri degli Esteri dei Paesi del G7, ossia Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d'America, e l'Alto Rappresentante dell'Unione Europea hanno espresso parole di condanna "con la massima fermezza" per "lo sfacciato lancio di un altro missile balistico intercontinentale (ICBM) condotta il 18 novembre dalla Corea del Nord".
Con una nota congiunta hanno rilevato che "questo lancio di missili è un'altra palese violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (UNSCR) da parte della Corea del Nord RPDC. Questo atto sconsiderato, insieme alle prove delle attività nucleari in corso, sottolinea la determinazione della RPDC a far progredire e diversificare le sue armi nucleari e le sue capacità missilistiche. Destabilizza ulteriormente la regione, nonostante gli appelli della comunità internazionale alla pace e alla stabilità".
"La serie senza precedenti di lanci illegali di missili balistici condotti dalla RPDC nel 2022, inclusi numerosi missili balistici intercontinentali e il missile balistico a raggio intermedio che ha incautamente sorvolato il Giappone, rappresentano una seria minaccia per la pace e la sicurezza regionale e internazionale e minano il non- regime di proliferazione. Rappresentano inoltre un pericolo e un rischio imprevedibile per l'aviazione civile internazionale e la navigazione marittima nella regione".
"Ribadiamo la nostra richiesta che la Corea del Nord abbandoni le sue armi nucleari, i programmi nucleari esistenti e qualsiasi altra arma di distruzione di massa e programmi di missili balistici in modo completo, verificabile e irreversibile e cessi immediatamente tutte le attività correlate. La RPDC non può e non avrà mai lo status di Stato dotato di armi nucleari ai sensi del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari (TNP) o qualsiasi altro status speciale al riguardo. Esortiamo la Corea del Nord a tornare quanto prima e a conformarsi pienamente alle salvaguardie del Trattato di non proliferazione (TNP) e dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) e a rispettare pienamente tutti gli obblighi legali previsti dalle UNSCR pertinenti".
"Le azioni della RPDC richiedono una risposta unita e decisa da parte della comunità internazionale, compresa la necessità che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (UNSC) adotti ulteriori misure significative. Chiediamo a tutti gli Stati di attuare pienamente ed efficacemente tutte le misure e le sanzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite contro la Corea del Nord e ad affrontare il rischio di proliferazione di armi di distruzione di massa dalla Corea del Nord come una priorità urgente".
"Il G7 esprime la sua piena solidarietà al Giappone e alla Repubblica di Corea ed esorta la Corea del Nord a cessare le sue azioni destabilizzanti. Esortiamo la Corea del Nord a riprendere un dialogo significativo verso la denuclearizzazione e ad accettare le ripetute offerte di dialogo avanzate da Stati Uniti, Giappone e Repubblica di Corea. Dirottando le sue risorse dal provvedere ai bisogni della sua popolazione verso i suoi programmi illegali di armi di distruzione di massa e missili balistici, la RPDC aggrava ulteriormente la già terribile situazione umanitaria nella RPDC. Ci impegniamo a lavorare con tutti i partner pertinenti per raggiungere l'obiettivo della pace e della sicurezza nella penisola coreana e per sostenere l'ordine internazionale basato sulle regole", conclude la dichiarazione congiunta dei ministri degli Esteri del G7 e dell'UE.


Fonte: Ministero degli Esteri