Il top degli italiani a New York premia con il "GEI Friendship Award" l´ambasciatrice Zappia

12-09-2018 19:20 -

GD - New York, 11 set. 18 - Arrivata da poco a New York, la nuova rappresentante permanente italiana alle Nazioni Unite, l´ambasciatrice Mariangela Zappia è stata premiata con il "GEI Friendship Award" nel corso di una colazione data in suo onore dal GEI-Gruppo Esponenti Italiani.
Al termine della colazione, il presidente del GEI, Lucio Caputo, ha presentato l´ospite al pubblico presente e le ha consegnato, a nome del Gruppo Esponenti Italiani, il prestigioso riconoscimento.
Dopo aver conseguito, nel 1981, la laurea in Scienze Politiche e seguito un corso di specializzazione in studi diplomatici all´Università di Firenze, nel 1983 l´amb. Zappia ha intrapreso la carriera diplomatica al Ministero degli Affari Esteri. Dal 1986 al 1990 ha prestato servizio all´ambasciata d´Italia a Dakar, e assumendo nel 1990 ha il ruolo di console aggiunto al Consolato Generale d´Italia a New York.
Rientrata a Roma, dal 1994 al 1997 si è occupata delle relazioni con la stampa ed è stata portavoce del Ministro degli Affari Esteri. Nel 1997, è andata all´Ambasciata d´Italia a Bruxelles dove si è occupata della NATO e della "media task-force" durante il conflitto nel Kosovo ritornando, nel 2000, a New York nella Missione Permanente italiana presso le Nazioni Unite.
Nel 2007, l´ambasciatrice Zappia è stata incaricata del "Mediterranean, Middle East and Balkans Department for Development Cooperation" del Ministero degli Affari Estri e successivamente è stata prima Ministro Plenipotenziario nella Missione Permanente Italiana all´ONU e nelle altre Organizzazioni Internazionali a Geneva e, dal 2011 al 2014, a capo della European Union Delegation alle Nazioni Unite e le altre Organizzazioni Internazionali a Geneva.
Nel 2014, l´Ambasciatrice Zappia è stata nominata rappresentante permanente italiana alla NATO di Bruxelles. Rientrata a Roma è stata, dal 2016 al 2018, consigliere diplomatico, e G7-G20, sherpa del Primo Ministro.
Dopo aver ricordato la lunga amicizia con l´ambasciatrice, Caputo si è congratulato per il nuovo importante incarico alle Nazioni Unite. Ed ha detto che "per anni l´ambasciatrice Zappia è stata una eccezionale leader in un settore ancora ampiamente dominato dagli uomini, e molti dei traguardi che ha conquistato sono storici. È stata la prima donna ad essere nominata ambasciatore italiano alla NATO, è stata la prima donna ad essere nominata ambasciatore italiano alle Nazioni Unite ed è stata la prima donna ad essere stata consigliere diplomatico di tre Primi Ministri italiani.
In riconoscimento di tutti questi successi, ha concluso Caputo fra gli applausi dei presenti, "sono onorato di presentare, a nome del GEI, all´Ambasciatrice Mariangela Zappia il ´GEI Friendship Award´".
Da parte sua, l´amb. Zappia, dopo aver ringraziato il presidente Caputo ed il GEI per il premio assegnatole, ha brevemente parlato dell´impegnativo compito che svolgerà quale Rappresentante Italiano alle Nazioni Unite, ove fra breve si aprirà l´assemblea annuale che vedrà anche la presenza e gli interventi del Presidente del Consiglio e del Ministro degli Affari Esteri.
In particolare, rispondendo ad una delle domande dei giornalisti presenti, Zappia ha detto che l´Italia "è rimasta delusa dalle parole ingiuste del nuovo Alto Commissario Onu per i Diritti Umani, Michelle Bachelet", sottolineando che "questo non è il modo di riconoscere il lavoro che l´Italia ha svolto sul fenomeno della migrazione".
L´ambasciatrice ha anche ricordato il periodo passato a Ginevra quando a occupare il ruolo dell´Alto Commissario per i Rifugiati era proprio il segretario generale dell´Onu, Antonio Guterres che "ha sempre presentato con forza l´Italia come esempio da seguire".
Numerosi e qualificati ospiti, che includevano esponenti del mondo imprenditoriale e i rappresentanti dei media e che hanno preso parte all´incontro tenutosi nell´Atrium Room del ristorante "Il Gattopardo" di Manhattan. Fra questi: il console generale, Francesco Genuard; l´ambasciatore Stefano Stefanile; il rappresentante della Banca d´Italia, Giovanni Majnoni; il rappresentante Italiano al Fondo Monetario Internazionale, Alessandro Leipold; il direttore I.P. del MoMa, Jay Levenson; l´ambasciatore Daniele Bodini. E poi ancora Alessia Antinori (Marchesi Antinori), Steve Acunto (CINN), Luca Balestra e Giuseppe Morisi (Unicredito), Annie Borello Fiorilla di Santa Croce (Studio Fox Horan & Camerini ), Giuseppe Brusa (GC Consultants), Giorgio Caputo (JOHCM USA), Gisella L. Caroti (Herzfeld & Rubin), Joseph Cozza (Marriott International), Cecilia DeAngelis e Olivia Ribbe (Marriott), Francesco De Angelis (ASILM), Frank Desiderio (Studio GDLSK), Kimberly Fry (IWFI), Giorgio Gallenzi (Studio Rinaldi), Gianluca Galletto (Smart City), Joel Goldowsky (Emirates), Nicolas Gravante Jr. (Studio Boies, Schiller & Flexner), Joseph Guccione (Freeh Group), Heghan Hagberg (BCIU), Luciano Moresco (Luciano Moresco Co.), Hon. Eugene Nardelli (Studio Boies, Schiller & Flexner), Berardo Paradiso (IACE), Cristiana Pegoraro (Narnia Art Academy), Giovanni Pellerito (GP Communications), Joseph Perella (Perella Weinberg), Diego Rodinò di Miglione (Cushman & Wakefield), Alessandra Rotondi (Givenchy Saks), Stefano Schiavello (Deloitte), Giovanni Spinelli (Studio Pavia & Harcourt), Enzo Viscusi (ENI), Francesco Vittori Antisari (Herzfed & Rubin). Inoltre per la rappresentanza permanente Italiana alle Nazioni Unite, c´erano il gen. Gabriele Failla, il col. Luigi Viel e il capo dell´ufficio stampa Ilaria Ragnoni, e per il Consolato i consoli Silvia Limoncini, Isabella Periotto e Chiara Saulle.
Fra i giornalisti c´erano Alessandra Baldini, Serena Di Ronza, Gina Di Meo e Valeria Robecco dell´Ansa; Riccardo Barlaan e Marco Valsania de "Il Sole 24 Ore"; Andrea Fiano di "Global Finance Magazine"; Francesca Forcella di Mediaset; Massimo Gaggi del "Corriere della Sera"; Francesca Leoni RAI Radio 1; Paolo Mastrolilli de "La Stampa"; Giovanna Pancheri di Skytv; Giampaolo Pioli del "Quotidiano Nazionale"; Vito Racanelli di Barron´s e Francesco Semprini de "La Stampa".


Fonte: Redazione