Uganda: Monica Carocci documenta il lavoro dei medici di "Cute Project"

10-09-2018 11:27 -

GD - Roma, 10 set. 18 - Un libro fotografico e una mostra per documentare il lavoro dei medici e dei volontari che ogni anno, in Africa, effettuano formazione specifica teorica e pratica e interventi di chirurgia plastica ricostruttiva su numerosi pazienti che, altrimenti, non potrebbero ricevere cure. Operazioni salvifiche non solo dal punto di vista della salute, ma anche riabilitative a livello di percezione sociale e possibilità di lavorare. È il lavoro prezioso che porta avanti l´associazione "Cute Project", e che ogni anno viene documentato per immagini da fotoreporter invitati a trascorrere un periodo di residenza d´artista in Uganda e in Benin. L´ultima protagonista è stata Monica Carocci, che ha realizzato il libro "Uganda – Ma dove lo trovate il tempo?" e la mostra fotografica, dallo stesso titolo, che sarà a Roma dal 18 al 28 settembre, nella Galleria di Francesca Antonini, in via Capo le Case 4.
«Monica Carocci è partita nel novembre 2017 per passare assieme ai medici e volontari di Cute Project Onlus alcune settimane, piene di vita e di vite», ha spiegato la critica Olga Gambari,«Un racconto visivo che va ben oltre le fotografie e la mera descrizione oggettiva. Perché non bastano le parole per raccontare le esperienze. A volte le immagini sono sguardi che si aprono direttamente sulle cose che accadono, sui luoghi, sulle persone, sui gesti, i dettagli, le luci. E riescono a portarne testimonianza visiva ed emotiva. A restituire un´atmosfera e una dimensione che altrimenti sarebbe perduta».
Il lavoro di Monica Carocci è insieme arte e vita, esperienza condivisa che coinvolge il visibile e quello che non lo è. Le fotografie di Monica, secondo il suo stile inconfondibile, sono opere dove pittura e scultura si mescolano, stampate a mano da lei stessa su carta baritata.
«Immagini preziose e uniche che appartengono a un flusso visionario e poetico eppure emerso dal mondo reale. Bianchi e neri, paesaggio umano e naturale, architetture che si sciolgono una dentro l´altra. Un invito a guardare davvero, a sentire. Questo in fondo fanno i medici e i volontari di Cute Project» ha detto ancora Olga Gambari.
Opere e catalogo saranno in vendita a un prezzo simbolico: «Sono un dono dell´artista e un ulteriore gesto di generosità e impegno da parte dell´associazione Cute, e di tutti coloro che partecipano al progetto, ciascuno supportandone un pezzetto, al fine di raccogliere risorse economiche preziose e imprescindibili per sostenere altre missioni umanitarie», ha commentato Gambari.
"Cute Project" è una Onlus che ha come obiettivo la formazione teorica e pratica del personale sanitario dei paesi in via di sviluppo, nell´ambito della chirurgia plastica ricostruttiva, con indirizzo specifico rivolto alla cura delle ustioni e dei loro esiti. "Cute Project" svolge missioni umanitarie a carattere formativo con coinvolgimento diretto dei medici e delle altre figure sanitarie locali mediante lezioni teoriche e pratiche in sala operatoria per consentire l´autonomizzazione del personale sanitario del luogo. Inoltre istituisce borse di studio in Italia, rivolte al personale sanitario dei paesi in via di sviluppo e finalizzate al completamento del processo di acquisizione delle competenze specialistiche. "Cute Project" svolge attività sanitarie e didattiche a favore delle persone in difficoltà sul territorio nazionale e regionale (attivazione di nuovi ambulatori medici e corsi formativi).
Un ringraziamento speciale dall´associazione va a Collezionissima, che sostiene ogni anno la residenza d´artista.

Monica Carocci – "UGANDA – Ma dove lo trovate il tempo?", a cura di "Cute Project", edito da PostMediaBooks
www.francescantonini.com - www.cute-project.org/


Fonte: Redazione