Vino: continua contrazione import negli USA, Italia mantiene posizione tallonata da Francia

07-09-2018 15:57 -

GD - New York, 7 set. 18 - Movimentato il mercato delle importazioni americane di vino, ma l´Italia continua a tenere testa alla sua fragile leadership. Permane, infatti, la fase di contrazione delle importazioni vinicole americane che, nei primi sette mesi dell´anno in corso, hanno fatto registrare una ulteriore diminuzione del 7% in quantità, secondo quanto reso noto dall´Italian Wine & Food Institute (www.iwfinews.com), di New York, secondo il quale alla contrazione in quantità fa riscontro un incremento dell´8,3% in valore, in gran parte dovuto ad un diffuso aumento dei prezzi ed alle variazioni dei tassi di cambio.
La contrazione nel totale delle importazioni è conseguente ad una generalizzata riduzione dei volumi delle importazioni dai principali paesi fornitori del mercato USA con un meno 24,6% per l´Australia, meno 18,3% per l´Argentina, meno 16% per la Germania, meno 8,2% per il Cile, meno 5,6% per la Spagna e meno 0,5% per l´Italia. Contrazioni alle quali fanno riscontro il più 13% della Francia seguita da un più 8% della Nuova Zelanda e da un più 6,7% del Portogallo.
Questi nove Paesi forniscono complessivamente il 92,5% delle importazioni statunitensi in quantità ed il 96,5% di quelle in valore monopolizzando, di fatto, il mercato d´importazione. In questo scenario movimentato, l´Italia mantiene la prima posizione fra i Paesi fornitori del mercato statunitense tallonata, sempre più da vicino, però, dalla Francia che continua a far registrare ragguardevoli incrementi sia in quantità che in valore.
La situazione del mercato americano risulta preoccupante per il presidente dell´IWFI, Lucio Caputo, che teme un progressivo generalizzato calo della domanda dei vini importati, in passato trainata dalla notevole domanda di vini italiani. La cosa risulta ancor più preoccupante perché alla stasi dei vini italiani si contrappone il costante, consistente incremento dei vini francesi che stanno occupando la fascia più alta del mercato d´importazione proprio a scapito dell´Italia.
Nel periodo in esame, secondo la nota dell´IWFI, l´Italia è passata da 1.497.710 ettolitri dei primi sette mesi del 2017, per un valore di $779.091.000, a 1.489.570 ettolitri, per un valore di $837.533.000, dei primi sette mesi dell´anno in corso con una riduzione del 0,5% in quantità e un incremento del 7,5% in valore. La quota di mercato dei vini importati dall´Italia è risultata pari al 28,6% in quantità e al 31,5% in valore.
In dettaglio, le importazioni statunitensi, nei primi sette mesi dell´anno in corso, sono ammontate a 5.197.840 ettolitri, per un valore di $2.654.530.000, contro i 5.590.450 ettolitri, per un valore di $2.450.465.000 del corrispondente periodo dell´anno precedente con una riduzione del 7% in quantità e un incremento dell´8,3% in valore.
Le importazioni dalla Francia sono passate da 758.130 ettolitri, per un valore di $644.263.000, dei primi sette mesi del 2017, a 856.530 ettolitri, per un valore di $804.360.000, dei primi sette mesi del 2017 con un incremento del 13% in quantità e del 24,8% in valore.
L´unita tabella, predisposta dall´Italian Wine & Food Institute, sulla base dei dati ufficiali dell´U.S. Department of Commerce, fornisce un quadro estremamente preciso ed accurato delle importazioni americane di vini da tavola e indica il totale delle importazioni suddiviso per paese, per vini imbottigliati e per tipologie di vino (Rossi, Bianchi, Rosé). Nella tabella sono anche fornite le variazioni percentuali per ciascuna voce per permettere una più accurata valutazione dell´andamento del mercato.
Dall´esame di tale tabella emerge che i vini rossi sono preponderanti nelle importazioni da Argentina, Australia, Cile, Francia, Portogallo e Spagna mentre i vini bianchi sono preponderanti nelle importazioni da Germania, Italia e Nuova Zelanda. Interessante anche la situazione dei vini rosé che nel caso della Francia sono in notevole espansione superando addirittura i vini bianchi.
Alle esportazioni italiane di vini da tavola (fermi) vanno aggiunte, anche se hanno tipologie diverse e seguono differenti trends di mercato, quelle degli spumanti passate da 362.640 ettolitri, per un valore di $189.507.000, dei primi sette mesi del 2017, a 425.130 ettolitri, per un valore di $240.337.000, dei primi sette mesi dell´anno in corso con aumento del 17,2% in quantità e del 26,8% in valore.
Nonché quelle dei Vermouth con 35.250 ettolitri, per un valore di $25.578.000, e quelle dei vini fortificati (+14% di alcool) con 47.450 ettolitri, per un valore di $78.427.000.


Fonte: Italian Wine & Food Institute