Viaggio “complesso” di Papa Bergoglio in Kazakstan, ma obiettivo è Pechino

13-09-2022 19:40 -

GD - Roma, 13 set. 22 - Papa Bergoglio è “sempre pronto ad andare in Cina” e queste parole, pronunciate sull’aereo che lo ha portato nel Kazakstan - dove domani giungerà anche il presidente cinese Xi Jinping - sono state interpretate da più di un osservatore come una specie di richiesta di invito. In realtà, che si sappia, la Santa Sede non ha al momento in programma alcun viaggio a Pechino. E sempre sull’aereo Papa Francesco, alla domanda se a Nur Sultan si incontrerà con il presidente cinese, ha risposto “di questo non so nulla”.
Non è però sfuggita a molti una frase che il cardinale Zuppi, presidente della CEI, la Conferenza Episcopale Italiana, in una dichiarazione al sito di analisi geo-strategiche “Global Eye”, a proposito del viaggio del papa in Kazakstan ha ribadito che “le religioni sono un elemento decisivo delle relazioni internazionali e devono aiutare la ricerca della pace”.
E c’è chi si chiede se il Kazazhstan, Paese con il quale i rapporti “sono frequenti e fruttuosi”, non possa essere o diventare per la diplomazia della Chiesa un canale di contatto, e magari di dialogo, con la Cina.
Nel Kazakstan il tema principale dei colloqui sarà ovviamente la guerra della Russia contro l’Ucraina e il card. Zuppi parla di “viaggio complesso” per almeno tre motivi: ”per il momento storico nel quale si svolge; perché in questa fase le relazioni tra religioni sono sempre più importanti; e un incontro programmato con il Patriarca Cirillo non ci sarà”.
L’interesse di papa Francesco a recarsi a Pechino riguarda anche un preciso tema bilaterale: il rinnovo dell’Accordo provvisorio sulle nomine del vescovi, che scadrà tra un mese. Per papa Francesco l’ Accordo “va bene e può essere rinnovato”. Non ancora del tutto chiara, al momento, la posizione cinese.

Carlo Rebecchi


Fonte: Carlo Rebecchi