Uzbekistan: la Danieli si aggiudica una commessa per 160 milioni di euro

04-09-2018 17:48 -

GD - Tashkent, 4 set. 18 - Il gruppo Danieli, multinazionale italiana con sede a Buttrio (Udine), uno dei leader a livello mondiale nella produzione di impianti siderurgici chiavi in mano, si è assicurata un contratto da 160 milioni di euro per la costruzione di un tender per il nuovo impianto industriale nel complesso metallurgico di Bekabad in Uzbekistan, ai confini con il Tagikistan, destinato alla produzione di acciai laminati a caldo. L´azienda italiana è gia´ impegnata per una fornitura di macchinari per laminati a freddo presso il complesso metallurgico di Tashkent, a un centinaio di chilometri da Bekabad.
Il presidente dell´Uzbekistan, Shavkat Mirziyoyevsi, nel corso della cerimonia della posa della prima pietra dell´ impianto industriale, ha espresso la sua soddisfazione per l´affidamento delle fornitura degli impianti alla azienda italiana, consapevole dell´elevato livello tecnologico della nostra industria manifatturiera, in particolare in un settore cosi´ strategico per lo sviluppo del Paese. Ha inoltre avanzato l´auspicio che questa operazione possa essere solo il punto di partenza di una collaborazione nel settore economico. Il complesso metallurgico di Bekabad, che risale all´epoca sovietica, occupa il 25% degli abitanti del distretto e rappresenta l´80% dell´offerta industriale dello stesso.
"L´Uzbekistan ha una forte vocazione industriale", ha dichiarato l´ambasciatore d´Italia a Tashkent, Andrea Bertozzi, "che mira ad ampliare la propria struttura produttiva per acquistare un ruolo centrale nei processi di scambio regionali. L´Italia può dunque inserirsi nel progetto strategico per la modernizzazione del Paese. In tale prospettiva, serve tecnologia di primo livello, che certamente il nostro Paese può fornire in molti settori su cui punta l´Uzbekistan, dal tessile, all´agroalimentare, dall´energia alla chimica".
Ed i numeri (quasi il 50% di esportazioni in più per i primi 5 mesi dell´anno, secondo i dati ICE), sembrano confermare una tendenza positiva che fa perno sulla complementarietà tra l´ offerta italiana di macchinari e impianti e la domanda uzbeka.


Fonte: Ministero degli Esteri