Ucraina: libro di Ugo Poletti ci porta «Nel cuore di Odessa»

12-07-2022 12:19 -

GD – Odessa, 12 lug. 22 – Le drammatiche immagini che dal 14 febbraio ci giungono a tutte le ore sulle crude e ingiustificate atrocità compiute nella guerra (la si può continuare a chiamare “operazione speciale”?) della Russia in Ucraina ci hanno portato in casa e svelato un Paese sinora poco noto e che, come vediamo giornalmente, ha un tessuto economico, sociale e artistico-urbanistico di grande spessore e attrattiva. Oltre a darci la cifre della grande dignità, coraggio, determinazione e eroicità degli ucraini (doti esemplari a noi italiani poco consuete!).
A corroborare questa quasi inattesa immagine del Sistema Ucraina è anche il giornalista italiano Ugo Poletti, direttore dell’“Odessa Journal”, quotidiano on line, con i suoi chiari ed eloquenti racconti e reportage nei diversi talk show televisivi cui partecipa da remoto.
Poletti per la Rizzoli Libri ha appena dato alle stampe «Nel cuore di Odessa», in cui con grande abilità narrativa e dimostrando notevole sensibilità svela l’orgoglio di una città al centro della storia, passato dal miracolo cosmopolita al trauma della guerra, una città con un porto strategico sul Mar Nero, divenuto sofferto spartiacque del conflitto tra Russia e Ucraina.
“Ci sono città che, pur non essendo sedi del potere politico, riescono a offuscare con la loro vitalità culturale ed economica le stesse capitali nazionali. Odessa è una di queste”, scrive Poletti.
Dalla sua fondazione, alla fine del Settecento, Odessa è stata infatti un punto d’incontro e fusione di etnie, fedi religiose, costumi e avanguardie politiche, artistiche e culturali. Da lì passano gli scambi con l’Europa, la Russia e tutta l’Asia, il presente e il futuro della relazione tra Est e Ovest. Il suo porto, il più importante dell’Impero russo e oggi dell’Ucraina, è l’obiettivo di Putin, come lo è stato durante la Prima e la Seconda guerra mondiale. Chi lo controlla, controlla il Mar Nero e le sue preziose esportazioni di grano.
La “Praga sul mare”, per storia e tradizioni, è diversa dal resto del Paese. È la città dell’amore e dello humour, dei ladri e degli scrittori satirici, dei sindaci francesi e greci. Cosmopolita ed ebraica, è la più liberale e anticonformista delle città ucraine. Spensieratamente russofona, ma orgogliosamente resistente all’invasione russa. È lo scenario di un film che ha fatto la storia del cinema, «La corazzata Potëmkin», e di una delle grandi opere della letteratura russa del Novecento, i «Racconti di Odessa» di Isaac Babel. Pochi però nel nostro Paese conoscono il fascino della città che a fine Ottocento riuscì nel miracolo di unire una crescita vorticosa con una grazia particolare e indimenticabile.
Ed è un paradosso: Odessa sembra un pezzo d’Italia sul Mar Nero, fondata da un nobile napoletano e arricchita dall’ingegno e dalla laboriosità di architetti e imprenditori italiani, grandi protagonisti della città fino alla rivoluzione bolscevica.
Del resto sono stati anche Poletti e la guerra della Russia a rendere noto al grande pubblico che la più celebre canzone napoletana, «‘O sole mio» fu composta alla fine del XIX secolo da Edoardo Di Capua e Giovanni Capurro proprio mentre si trovavano a Odessa, in pieno regno zarista. Quelle note e quelle parole suonano malinconiche come un ricordo evocativo, come un inno che ha fatto e fa battere il cuore all’oceano di emigranti che quel sole lo hanno lasciato alle spalle, in un passato lontano, ma sempre luminoso.
Odessa oggi è il cuore della guerra tra Russia e Ucraina, il simbolo di una crisi che affonda le sue radici in secoli di spargimenti di sangue, dominazione straniera e divisioni interne.
Poletti, che a Odessa vive e lavora, racconta cosa sta accadendo non solo sul campo di battaglia, ma nella testa e nel cuore della gente: illustra le motivazioni del conflitto; spiega cos’è e come nasce il nazionalismo ucraino e ripercorre la storia di un Paese, giovane e antico allo stesso tempo, che fino allo scoppio di questa guerra era ancora in bilico tra un passato oppressivo ma rassicurante e un futuro incerto, e all’indomani dell’attacco si è risvegliato unito contro l’invasore.
Il giornalista Ugo Poletti, nato a Milano, si è laureato in Economia all’Università Bocconi. Appassionato di storia, arte, teatro e opera lirica, inizia a lavorare in finanza, poi passa alla moda, alle relazioni istituzionali, alla formazione professionale, fino ad approdare all’editoria. Nel 2020, in pieno lockdown, ha fondato l’“Odessa Journal”, giornale online dedicato alla storia, all’arte, agli eventi culturali e alla vita economica della città ucraina, dove vive e lavora dal 2017.
«Nel cuore di Odessa», di Ugo Poletti – Rizzoli Libri - pagg. 208 – € 17,50

Fonte: Redazione