EU: per la Brexit un aggiornamento dalla City

28-07-2018 15:09 -

GD - Roma, 28 lug. 18 - Dopo la pubblicazione dell´ultimo "White Paper" britannico sul futuro della relazione tra Gran Bretagna e UE post-Brexit e a otto mesi dalla data stabilità per il "divorzio" (29 marzo 2019, ore 11 p.m. London Time), Jeremy Browne - rappresentante della City of London - ha tenuto in Febaf un seminario sullo stato delle negoziazioni. Lo ha fatto nello stesso giorno in cui era a Roma il Ministro del commercio Greg Clark, a colloquio con i ministri italiani degli esteri e degli affari europei.
Il dibattito si è focalizzato su quello che Browne ha definito il massimo in termini di concessioni all´UE che la Premier britannica è politicamente in grado di offrire senza subire un "deadlock" costituzionale" con il Parlamento, con l´opinione pubblica britannica (tuttora divisa più o meno a metà) e con alcuni membri oltranzisti del suo governo.
Nell´incontro, cui sono intervenuti numerosi rappresentanti dell´industria finanziaria italiana, tra cui Banca d´Italia e Abi, sono emersi vari aspetti tra cui l´eventuale "enhanced equivalence" sui servizi finanziari, possibile e rafforzata risposta britannica al principio di semplice "equivalence" vigente in sede UE (che prevede un "esame" da parte europea sulle normative del paese terzo, nel caso specifico UK).
Più in generale, il White Paper proposto dalla May viene considerato in ambienti Tory oltranzisti "troppo morbido" rispetto al mandato espresso dagli elettori durante il referendum del 2016. Con le conseguenti dimissioni di due esponenti di spicco del governo, il capo negoziatore con l´UE, David Davies, e il Ministro degli Esteri, Boris Johnson. Molto improbabile, invece, non solo secondo il rappresentante della City of London, la possibilità che il governo di Londra torni sui propri passi con un nuovo referendum nei prossimi mesi.


Fonte: FeBAF