Rimpatri: Italia Celere denuncia disfunzioni su rimpatri

07-05-2022 17:01 -

GD - Trapani, 7 mag. 22 - Il segretario generale provinciale di Italia Celere, sindacato della Polizia di Stato, Alberto Lieggio, ha inviato una argomentata lettera al Ministero dell'Interno e alle strutture competenti sottostanti. A nome dell'organizzazione sindacale della Polizia di Stato di Trapani, si afferma che "questa segreteria contesta la grave situazione in cui è stato gettato il C.P.R. di contrada Milo. Una struttura che negli anni passati, con altri questori ed altri dirigenti dell'Ufficio Immigrazione, prima degli incendi di fine 2019/inizio 2020 appiccati dagli stranieri per evitare il rimpatrio, era divenuta uno dei fiori all'occhiello della Questura trapanese, capace di competere con le Questure di Roma, Milano o Torino, nonostante le oggettive difficoltà logistiche legate alla lontananza dai maggiori aeroporti internazionali, per l'elevato numero di rimpatri effettuati. Una struttura ove, in passato, il personale della 3a Sezione dell'Ufficio Immigrazione è stato in grado di rimpatriare in brevissimo tempo tutti i cittadini stranieri qui trasferiti dopo essersi resi responsabili dell'incendio del C.P.R. di Torino, o di organizzare ed eseguire il rimpatrio di un cittadino straniero in Afghanistan (probabilmente primo ed ultimo caso in Italia)".
La nota dell'organizzazione sindacale della Polizia di Stato di Trapani, ricorda che si tratta di "una struttura riaperta in tutta fretta il 16 agosto 2021, dopo lavori di adeguamento e ristrutturazione costati oltre 5 milioni di euro e che, dopo 8 mesi circa, ancora lavora a capienza ridotta con solo 30 posti utilizzati, a fronte dei 204 disponibili, grazie all'inerzia dimostrata dalla locale Prefettura nel approntare una gara di appalto per la gestione (allo stato attuale la gara risulta ancora da assegnare), ma a nessuno interessa che il C.P.R. funzioni da C.P.R., in quanto fa più comodo utilizzare la struttura come Hot Spot facendo transitare al suo interno i cittadini stranieri appena sbarcati in attesa del loro fotosegnalamento, o utilizzando alcune stanze della struttura come esterporanee camere di sicurezza ove le varie FF.PP. trattengono gli arrestati in attesa di udienza di convalida, senza che vi siano i requisiti minimi previsti per tale utilizzo".
Si afferma ancora che "la Questura di Trapani, da mesi impegnata in una Spending Review dal sapore vagamente radicale, di fatto impedisce il normale svolgimento del lavoro degli addetti della 3a Sezione quando si tratta di organizzare rimpatri di iniziativa ed è addirittura riuscita, di fatto, a far escludere gli operatori in forza alla locale Questura abilitati alle scorte internazionali di cittadini stranieri irregolari anche dai voli charter organizzati dalla Direzione Centrale dell'Immigrazione e della Polizia della Frontiere - Servizio Immigrazione, in quanto ormai divenuti inaffidabili dopo che, a causa della mancata corresponsione dell'anticipo missione agli operatori da parte dell'Ufficio Amministrativo Contabile, la Questura revocò all'ultimo momento la disponibilità del predetto personale in occasione del charter n. 21 previsto per il giorno 10 marzo 2022".
Per contro, prosegue la nota "la Questura in argomento, preferisce trasferire in altri C.P.R. nazionali i cittadini per i quali è possibile procedere all'esecuzione del rimpatrio, senza tenere conto che ciò non comporta un risparmio per le casse della Questura, bensì un aggravio di spese, in quanto il trasferimento degli stranieri effettuato su gomma impegna personale e risorse finanziare che restano totalmente a carico della Questura (spese di viaggio, straordinari, servizi di O.P. fuori sede), mentre i costi dei rimpatri vengono solamente anticipati dalla Questura in quanto sono a carico del Ministero (anche con fondi UE) che tramite la locale Prefettura restituisce i fondi utilizzati".
Alberto Lieggio si domanda allora, “a cosa serve un C.P.R. a Trapani, quando è già presente un altro C.P.R. in Sicilia (Caltanissetta – Pian del Lago) perfettamente in grado di effettuare rimpatri?. Meglio sarebbe a questo punto riconvertirlo ad Hot Spot, piuttosto che vederlo sminuito a 'dormitorio per cittadini stranieri in attesa di trasferimento presso C.P.R. funzionali".
"Visto il perdurare del comportamento antisindacale del Questore nei confronti della nostra Segreteria Provinciale che, benchè minoritaria, rappresenta pur sempre degli appartenenti alla Polizia di Stato e che pertanto merita di essere incontrata ed ascoltata, ed in attesa che anche nella Questura di Trapani venga ripristinata la normale dialettica sindacale aperta a tutte le Organizzazioni e non solo ad alcune 'prescelte', la nostra O.S., colpevole di sollevare problematiche inerenti il benessere del personale e di dire come stanno effettivamente le cose in provincia, in relazione a determinati argomenti, si adopererà affinché questa situazione di assoluta gravità trovi la più ampia diffusione sui media locali e nazionali, nell'interesse del diritto di informazione dell'opinione pubblica", conclude la nota di Alberto Lieggio, segretario generale provinciale di Italia Celere.


Fonte: Redazione