Italia-Romania: l´ambasciatore Bologan, dai romeni l´1% del PIL italiano

02-07-2018 15:21 -

GD - Roma, 2 lug. 18 - Sono ventiquattromila le società di capitale e di persone costituite da cittadini romeni in Italia. E sono oltre un milione 168 mila (1.190.091 secondo gli ultimi dati Istat relativi al 2017) i romeni presenti nel nostro Paese, contribuendo al PIL italiano in misura pari circa all´1%. Questi alcuni dei dati che sono stati divulgati dall´ambasciatore di Romania in Italia, George Bologan, in una intervista a Francesco Palmieri dell´AGI.
Studioso di De Gasperi, profondo europeista, convinto estimatore dell´Italia, l´ambasciatore Bologan ricorda che "l´Italia è un éaese fondatore dell´Unione Europea e deve avere voce nell´Europa, perché la UE ha a sua volta bisogno del suo contributo per contare a livello globale. L´Unione Europea deve mantenere come unità di misura la persona, ciò che accomuna la cultura greco-romana ed ebraico-cristiana. Al centro delle cose deve esserci sempre il cittadino e la sua qualità della vita".
Sono sempre più intensi i rapporti fra Italia e Romania, favoriti da affinità culturali e da intese economiche. "L´Italia", ha detto ancora l´ambasciatore Bologan, "è uno dei partner principali della Romania sia come valore che come investimenti. È il secondo dopo la Germania, ma il primo per numero di aziende.
Nel 2017 il valore totale dell´interscambio ha superato 14,6 miliardi di euro, il massimo degli ultimi dieci anni, con una crescita del 7,62% sul 2016. In particolare le esportazioni italiane in Romania sono cresciute del 9,73%. La spinta maggiore viene dal settore manifatturiero, ma aumentano anche gli investimenti nell´agroindustriale e nel settore energetico, particolarmente per le rinnovabili. Si sviluppano le partnership italo-romene e le aziende romene sono all´avanguardia nei settori dell´IT e dei prodotti biologici, mentre si espande anche il settore della creatività, specialmente nel design".
Più in dettaglio, i dati diffusi recentemente dal Ministero romeno per Imprenditoria e Commercio confermano la tendenza di crescita degli scambi commerciali bilaterali. Per quanto riguarda l´esportazione di prodotti romeni in Italia, nel 2017, i settori trainanti sono stati: macchine, apparecchi e attrezzature elettriche (20,9%), materiali tessili e articoli derivati (17,0%), calzature e accessori (11,5%), mezzi e attrezzature di trasporto (9,9%) e metalli comuni e articoli metallici (7,9%).
Inoltre, vale la pena specificare la crescita registrata nell´esportazione di alcuni prodotti romeni in Italia, tra cui: frutta e verdura (+32,4), prodotti di origine animale (+26,5), metalli comuni (+17,9%), materiali plastici e caucciù (+14,0%) e pellame e oggetti in pelle (+17,8).
Riguardo l´importazione di prodotti italiani in Romania, nel 2017, i settori che hanno inciso di più sono stati: macchine, apparecchi e attrezzature elettriche (22,3%), metalli comuni e articoli metallici (16,4%), materiali tessili e articoli derivati (14,6%).
Sempre più consolidata è la presenza dell´Italia in Romania, come ricorda l´ambasciatore: "Confindustria ha a Bucarest un hub dell´imprenditoria italiana nell´Europa dell´Est. E si impegna molto attivamente. Per anni la Romania è stata l´orizzonte di sviluppo per tutte le piccole e medie aziende italiane, anche per ragioni di affinità e di geografia. Ci sono circa 250 voli settimanali tra Romania e Italia. Inoltre, la Romania è un Paese UE, membro della Nato, e offre un livello di pressione fiscale attraente".
Prioritaria, per l´ambasciatore Bologan, è l´intesa culturale tra i due Paesi che favorisce lo sviluppo dell´economia. "La cultura è una delle priorità del mio mandato", ha afferma il diplomatico: "Sono convinto che contribuisca in modo eccezionale al rafforzamento dei legami tra i due Paesi, che devono essere prima di tutto profondamente umani. Credo che in Europa la diplomazia culturale abbia un ruolo fondamentale per combattere gli stereotipi e i pregiudizi. La conoscenza dell´altro porta a una cultura della fiducia da cui scaturisce la vera politica della coesione, che ha consentito all´Unione Europea di godere cinquant´anni di pace e di benessere. E poi, cultura significa anche economia, per esempio l´industria turistica, suscitata dal sentimento della conoscenza reciproca".
L´Italia è uno dei primi Paesi di origine dei turisti stranieri in Romania, registrando un costante trend positivo. I turisti italiani sono principalmente attratti dal turismo d´avventura, gite, city breaks e turismo balneare. Secondo i dati Istat, nel 2015 gli italiani hanno fatto 468.000 viaggi in Romania, di cui 434.000 a scopo turistico, per lo più con una durata superiore a quattro giorni.

di Francesco Palmieri


Fonte: AGI