Da domani Mattarella in vista nei Paesi baltici, con un occhio su UE, Nato e Russia

01-07-2018 16:46 -

GD - Roma, 1 lug. 18 - Dopo i tre mesi di crisi post-elettorale e i primi passi del nuovo Governo, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riprende le visite all´estero, toccando in cinque giorni le tre Repubbliche baltiche, Lettonia, Estonia e Lituania. Il Capo dello Stato continua a intessere i suoi rapporti con i Paesi europei, toccando da domani a venerdì 6 luglio tre avamposti della UE verso Est, a pochi giorni dal vertice comunitario che ha rinnovato per altri sei mesi le sanzioni UE contro la Russia.
Un nodo della politica di Bruxelles che sarà sicuramente al centro di questo viaggio, insieme alla attenzione dei Baltici per la funzione di sicurezza comune della Nato e alla diversa impostazione sul futuro delle politiche di economia e crescita UE.
Il presidente Mattarella giungerà nelle tre capitali nel centenario delle celebrazioni dell´indipendenza delle stesse Repubbliche dalla Russia, avvenuta nel 1918, in contemporanea, all´indomani della Rivoluzione d´ottobre. Una storia in parallelo, quella delle capitali Riga, Tallinn e Vilnius che si è ripetuta nel 1991 quando, a seguito della caduta del Muro di Berlino, si resero indipendenti dal dominio sovietico e nel 2004 quando aderirono alla Unione Europea.
Tre Paesi segnati da questi passaggi, che spiegano con pochi tratti i focus centrali della missione del Capo dello Stato. Ci sarà sicuramente anche il tema dei loro rapporti economico-commerciali bilaterali con l´Italia, ma in realtà il dialogo è già avviato da tempo su questo fronte e la visita costituirà l´occasione per approfondire ulteriormente i canali già aperti.
Saranno, dunque, soprattutto i legami politico-diplomatici a tenere banco. Pochi giorni fa si è conclusa nei Paesi baltici, in Polonia e in Germania l´annuale esercitazione Nato "Saber strike", a cui hanno partecipato il contingente italiano della Folgore e l´Aeronautica, mentre ad aprile era terminata l´esercitazione Nato "Locked Shields", la più grande prova di cyberdefence mai messa in campo dai 29 Paesi alleati, ospitata a Tallinn.
Una prova di forza che prosegue da alcuni anni da parte della Nato sul fronte orientale, per ricordare anche ai vicini russi il vincolo di solidarietà della difesa che lega gli alleati. Lettonia, Estonia e Lituania, entrate nella Nato poche settimane prima di entrare nella UE, vivono infatti spesso con preoccupazione il rapporto di vicinanza con la Russia, soprattutto dopo la crisi ucraina, anche a causa delle forti comunità russofone presenti sul loro territorio.
L´Italia porterà la propria linea tradizionale: sostegno attivo e da protagonista alla Nato (pur con la sottolineatura di un ormai necessario impegno anche sul fronte mediterraneo), adesione alla politica delle sanzioni verso la Russia, prorogate venerdì scorso, ma richiesta di non chiudere il dialogo con Mosca.
Le tre Repubbliche sono poi Paesi fortemente europeisti, in direzione decisamente contraria alla fase di euroscetticismo di molti loro vicini. Ma se in questo il presidente Mattarella troverà porte aperte dai suoi tre omologhi, va comunque sottolineato che Riga, Tallinn e Vilnius, sul fronte delle politiche economiche, sono decisamente più vicine a Olanda, Finlandia, Danimarca, Svezia e Irlanda che all´Italia: dopo aver ´subito´ le attenzioni della Troika e aver messo in campo misure di lacrime e sangue per superare la crisi degli anni passati, questi Paesi non sono assolutamente disponibili a concedere attenuanti e flessibilità ai Paesi con il maggior debito pubblico.
Mattarella, che sarà accompagnato dal ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, visiterà per prima la Lettonia. Atterrerà a Riga lunedì e l´indomani sarà ricevuto dal presidente Raimonds Vejonis. Il presidente sarà poi impegnato in una visita al Parlamento e sarà ospite della cena ufficiale.
L´Italia è stata tra i primi Paesi a instaurare rapporti diplomatici dopo l´indipendenza nel 1991 con il Paese che conta la comunità russofona più estesa (il 35% della popolazione). Dopo una crisi nel 2008 dovuta a una bolla immobiliare, l´allora premier Valdis Dombrovskis mise in atto politiche di austerity a fronte di un prestito di 7,5 miliardi di FMI e UE, che hanno portato a un risanamento di cui però si pagano ancora pesanti conseguenze sociali.
Mercoledì mattina, dopo il trasferimento a Tallinn, sarà ricevuto dalla presidente Kersti Kaljulaid, poi dal primo ministro Muri Ratas. Al termine del colloquio con la presidente sono previste dichiarazioni alla stampa. L´Estonia, la cui popolazione è per il 25% russofona, sta avendo un forte sviluppo economico (4,9% Pil nel 2017) ed è il Paese europeo a maggiore vocazione di tecnologia informatica, tanto da ospitare l´Agenzia Europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala.
Giovedì Mattarella si trasferirà a Vilnius per l´ultima tappa della missione e sarà accolto dalla presidente Dalia Grybauskaite, con cui avrà un colloquio seguito da dichiarazioni ufficiali.
Venerdì mattina, dopo un incontro con la comunità italiana, il Capo dello Stato rientrerà a Roma.
La Lituania come le altre due repubbliche sta pagando un prezzo economico altissimo alle sanzioni UE-Russia e condivide con la Polonia la presenza ai suoi confini dell´enclave russa di Kaliningrad. Negli ultimi anni ha registrato una buona ripresa economica, con una previsione di 2,9% di Pil nel 2018; l´interscambio con l´Italia è in crescita e si attesta sui due miliardi.
Da segnalare infine che sul fronte migranti ha sempre acconsentito alla politica dei ricollocamenti.


Fonte: Redazione