Accoglienza profughi mette a rischio Governo in Germania e coesione dell´UE

22-06-2018 16:16 -

GD - Berlino, 22 giu. 18 - I primi cento giorni del quarto Governo di Angela Merkel minacciano di rivelarsi il preludio del tramonto della prima donna alla guida di un Governo in Germania. Nel più recente sondaggio (16 giugno) delle intenzioni di voto, il consenso per la "Grande coalizione" è arretrato per la prima volta sotto la soglia della maggioranza scendendo al 46 per cento. I giornali tedeschi in questi giorni rievocano le circostanze più o meno intriganti dell´addio al potere di Konrad Adenauer, Willy Brandt, Helmut Kohl.
Figure monumentali nella Germania del dopoguerra. Per il presente, il quotidiano Bild disegna un crepuscolo quasi mitologico, con un titolone in cui il nome della Merkel si fonde con quello di Ercole ("Merkules") per sottolineare le fatiche sovrumane che incombono sul Governo.
La sua politica dell´accoglienza, decisa unilateralmente nel 2015 senza consultare il resto d´Europa, rischia di scardinare non solo la " Grande coalizione" di democristiani e socialdemocratici, ma anche la coesione dell´Unione Europea.
Il mitico figlio di Giove dovette affrontare dodici fatiche immani, ma anche le spine elencate dalla Bild per la cancelliera nella politica per i profughi appaiono una sfida cruciale. La durezza dello scontro con Horst Seehofer, leader dei cristiano-sociali della Baviera e potente ministro dell´Interno, il crollo nei sondaggi e "la ribellione di Roma" (testuale nei media tedeschi) ventilata dal premier Giuseppe Conte hanno sconvolto il proverbiale "tiriamo a campare" che la cancelliera, a detta dei suoi biografi, avrebbe mutuato da Giulio Andreotti.
Di fatto, la luna di miele è stata consumata malamente dal nuovo esecutivo, dal momento che oltre due terzi della popolazione in Germania (69%) è scontento del lavoro del governo. La"Grande coalizione" scontenta di più la componente socialdemocratica (74%) dell´elettorato, che quella democristiana (54%).
E´ maggioritario anche il consenso popolare per la chiusura delle frontiere ai profughi (62%) propagandato da Seehofer, mentre parallelamente si riduce al 47% la convinzione che Angela Merkel sia la persona adatta per guidare il paese.
Nelle intenzioni di voto il suo blocco elettorale Cdu-Csu è caduto al 30%, mentre gli alleati della Spd ormai mantengono soltanto un punto di vantaggio (16 a 15) sul partito sovranista Allianz für Deutschland.

di Enzo Piergianni


Fonte: Enzo Piergianni