Migranti: ministro Moavero convoca ambasciatore di Francia, "toni inaccettabili"

13-06-2018 09:19 -

GD - Roma, 13 giu - 18 - Il ministro Enzo Moavero Milanesi ha convocato alla Farnesina l´ambasciatore di Francia, Christian Masset, a seguito delle dichiarazioni rilasciate ieri a Parigi sulla vicenda Aquarius. Data l´assenza del diplomatico da Roma, il titolare della Farnesina ha ricevuto l´Incaricata d´Affari, Claire Anne Raulin.
Il ministro degli Affari Esteri ha comunicato che il Governo italiano considera inaccettabili le parole usate nelle dichiarazioni pubbliche rese nella giornata di ieri a Parigi, anche a livello governativo, sulla vicenda della nave Aquarius.
Moavero ha poi chiarito che "simili dichiarazioni stanno compromettendo le relazioni tra Italia e Francia. I toni impiegati", ha proseguito il ministro, "sono ingiustificabili, tenuto conto che da molti mesi ormai il nostro paese ha pubblicamente denunciato l´insostenibilità dell´attuale situazione di latitanza di un approccio coordinato e coeso a livello europeo circa la gestione dei flussi migratori, rispetto ai quali l´Italia non si è mai tirata indietro".
Come si legge in una nota della Farnesina, il ministro Moavero "comprende che anche uno Stato amico e alleato possa dissentire dalle posizioni di un altro Stato, ma tale dissenso dovrebbe essere espresso in forme e modi coerenti con tale rapporto di amicizia, in particolare tenendo a mente che anche in tempi recenti l´Italia non ha fatto mancare alla Francia il proprio aiuto per fornire la necessaria assistenza a persone migranti".
Il ministro ha infine dichiarato che "il Governo italiano auspica che le autorità francesi, fatte le opportune valutazioni, assumano rapidamente le iniziative idonee a sanare la situazione che si è venuta a creare".
Il vicepremier e ministro dell´Interno Matteo Salini ha ammonito: "Se non arrivano le scuse ufficiali fa bene il premier Conte a non andare in Francia". Ed ha poi aggiunto: "Il premier Conte è totalmente legittimato a non andare in Francia lo sosterremo. Penso che di fronte a un atteggiamento così infondato e volgare di un Paese amico ci sono ragioni molto fondate per prendere questa decisione".


Fonte: Ministero degli Esteri