Migranti: all´ambasciata della Svizzera "Profiles of the missing"

13-06-2018 09:06 -

GD - Roma, 13 giu. 18 - Familiari di migranti scomparsi nel Mediterraneo e migranti sopravvissuti ad alcuni di questi viaggi hanno raccontato le loro drammatiche storie all´evento "Profiles of the Missing: the Journey to Europe and the Rights of Missing Migrants", organizzato all´ambasciata di Svizzera dalla Commissione internazionale sulle persone scomparse (ICMP).
Bakary Jamada, del Gambia, ha descritto le torture subite in Libia e i sette infruttuosi tentativi di fuga, prima di quello - l´ottavo - che gli ha consentito di raggiungere l´Europa. Il siriano Kazem Othman ha raccontato delle ricerche che, da clandestino in Turchia, ha fatto per rintracciare il suo bambino di quattro anni, di cui aveva presto le tracce quando iil loro barcone era affondato.
Walid Khalil Murad, iracheno, ha narrato della fuga dal suo Paese con la famiglia: ma quando il loro barcone era ormai vicino alle coste greche è affondato: "Mia moglie, i miei tre figli, mia sorella e due nipoti sono annegati sotto i miei occhi, sento ancora le loro invocazioni di aiuto. Come dimenticare?".
Ha completato il quadro il direttore dell´ufficio di coordinamento dell´IOM per il Mediterraneo, Federico Soda, il quale ha osservato che mentre il numero dei migranti in arrivo è in calo "il numero dei migranti che scompaiono è in aumento". Ed ha anche affermato che in Libia i migranti cadono "nelle mani di trafficanti, contrabbandieri ed altre organizzazioni criminali" e "gli stupri di donne sono quasi sistematici".
A fronte di questa realtà, il ministro Luigi Maria Vignali, direttore generale per gli italiani all´estero e per le migrazioni della Farnesina, ha lanciato un appello per una "responsabilità condivisa" tra Paesi, ed affermato che per l´Italia l´identificazione delle persone scomparse può aiutare a costruire ponti tra l´Europa e l´Africa. Forte il suo invito ai Paesi della riva settentrionale del Mediterraneo, quelli europei, a lanciare un messaggio di solidarietà" nei confronti di chi arriva dalla riva sud.
L´ambasciatore svizzero Giancarlo Kessler ha concordato con Vignali, sottolineando che la Svizzera, dal 2017 nella Commissione internazionale sulle persone scomparse con lo status di osservatore, ne sostiene le iniziative per contribuire al consolidamento dell´iniziativa dell´ICMP per un´azione congiunta nel Mediterraneo. Questo, ha affermato, perché il problema dei migranti scomparsi, sotto l´aspetto sia del rispetto dei diritti umani sia in una prospettiva umanitaria, è una questione-chiave nella governance delle migrazioni "che ci coinvolge tutti".


Fonte: Carlo Rebecchi