Nuovo ambasciatore Ucraina in S.Sede: «Russia vuole impedire visita Papa»

04-01-2022 12:42 -

GD - Città del vaticano, 4 gen. 22 - Mosca non vuole che il Papa visiti l'Ucraina. Il nuovo ambasciatore dell'Ucraina presso la Santa sede, Andriy Yurash, in un'ampia intervista al sito glavcom.ua, rilanciata in Italia dal sito d'informazione vaticana Il Sismografo, ha parlato della possibile visita di Papa Francesco al suo Paese nel corso del 2022. «Non c'è ancora una data precisa per la visita. È in fase di discussione», ha sottolineato l'amb. Yurash aggiungendo tuttavia che «l'Ucraina è pronta ad organizzare la visita e che verranno fatti tutti gli sforzi necessari per garantire che ciò avvenga in un prossimo futuro».
Tuttavia, secondo il nuovo ambasciatore, nominato dal presidente Volodymyr Zelensky il 14 dicembre scorso, «la diplomazia russa, sia quella che si occupa di affari ecclesiastici sia quella che segue le questioni laiche, sta facendo di tutto per impedire che il Papa venga in Ucraina». A questo proposito, Yurash osserva che le dichiarazioni recenti del Capo del Dipartimento per le relazioni ecclesiali esterne della Chiesa ortodossa russa, il metropolita Hilarion (Alfeyev) - che ritiene improbabile la visita del Papa in Ucraina - sono state chiare al riguardo.
Allo stesso tempo, l'ambasciatore ucraino assicura che in realtà il metropolita Hilarion non abbia voluto descrivere la vera situazione odierna in tale materia. Per Yurash, anche l'ambasciatore russo in Vaticano, ha rilasciato dichiarazioni simili a quelle di Hilarion.
Per il diplomatico ucraino lo scopo fondamentale e principale della visita del Papa al suo Paese è uno solo: «parlare di pace ad una società ferita dal dolore e dalla tragedia della guerra». Per l'amb. Yurash, inoltre, non è probabile e neanche possibile che il Papa interferisca nella situazione ortodossa interna in Ucraina. Papa Francesco, ha aggiunto, «comprende la complessità delle relazioni all'interno dell'ambiente ortodosso, e non porrà un'enfasi particolare su questo tema. Vuole creare un clima di preghiera che favorisca la pace e il dialogo, la comunicazione fra tutti, comprese le comunità religiose».


Fonte: Redazione