FeBAF: industria finanziaria italiana guarda a Est: dialogo e obiettivi concreti al "Trieste Eastern Europe Investment Forum"

12-06-2018 14:45 -

GD - Trieste, 12 giu. 18 - L´Italia punta a diventare il primo partner commerciale dei Balcani occidentali entro il 2020. L´obiettivo è stato presentato al "Trieste Eastern Europe Investment Forum", organizzato dalla FeBAF- Federazione Banche Assicurazioni e Finanza - insieme al MIB Trieste School of Management. Il testa a testa è con la Germania.
L´area del sud est europeo è una meta significativa delle esportazioni e degli investimenti italiani: nel 2016 l´export ha raggiunto i sei miliardi di euro e siamo il secondo partner commerciale europeo dei Balcani occidentali, dietro la Germania. Con oltre 700 aziende, siamo la prima economia per stock di investimenti esteri (nove miliardi), concentrati principalmente in Albania (4,8), Slovenia (1,3) e Serbia (1,1). Tra il 2010 e il 2016, il valore dell´interscambio è aumentato del 47,9% passando da 5,1 miliardi di euro a quasi 7,5 miliardi e i primi dati ufficiali sul 2017 mostrano un ulteriore incremento.
È per questo che, sostiene FeBAF, possiamo raggiungere il primato tra i Paesi europei ed è necessario lavorare al fianco delle istituzioni affinché i Paesi dei Balcani occidentali entrino sempre più nell´orbita dell´Unione Europea.
"Per la sua collocazione strategica, Trieste si candida ad essere il ponte verso l´allargamento. Giocano a suo favore la geografia, la cultura internazionale, la dotazione infrastrutturale e la qualità del tessuto urbano, imprenditoriale e finanziario", ha detto Paolo Garonna, segretario generale della FeBAF, aprendo i lavori del forum.
"Le prospettive per il Nord-Est e per l´Italia sono incoraggianti", ha proseguito Garonna, "soprattutto nella prospettiva di una maggiore integrazione dei mercati finanziari. Le nostre banche e assicurazioni continuano a guardare ad est con risultati eccellenti. Bisogna lavorare", ha concluso, "per realizzare nell´Europa orientale contesti regolamentari sempre più convergenti rispetto agli standard della UE".
Al forum di Trieste sono state esaminati dati e prospettive dei settori bancari, assicurativi e finanziari, il contributo alla crescita delle piccole medie imprese in una prospettiva di integrazione europea, il ruolo delle assicurazioni nel finanziamento delle infrastrutture e nei nuovi scenari globali di rischio e protezione sociale, lo stato dell´arte e la necessità di accelerare nell´Unione dei Mercati dei capitali a livello europeo, l´importanza di realizzare riforme anche regolamentari convergenti nella prospettiva di un´Unione integrata ed allargata.
Con oltre 100 partecipanti, sono stati oltre 30 gli speaker che sono intervenuti al "Trieste Eastern Europe Investment Forum" che si è tenuto al MIB. Tra di essi, il presidente di Assicurazioni Generali, Gabriele Galateri di Genola; Vladimir Nanut rettore del MIB, e Federica Seganti, program director MIRM del MIB; Andrea Montanino, chief economist di Confindustria, insieme ad una nutrita rappresentanza della business community e di think tank europei.
Durante la conferenza è stato presentato il rapporto "The Role of Banking, Insurance and Finance" nei Paesi del Sud Est Europeo, contenente riflessioni e dati sull´industria finanziaria Paese per Paese.
Il "Trieste Investment Forum" è stato realizzato grazie al supporto di Allianz, Assicurazioni Generali ed Intesa Sanpaolo e con la media partnership del quotidiano "Il Piccolo" di Trieste.


Fonte: Redazione