Governo svedese si unisce alle agenzie ONU con sede a Roma per le sfide cambiamento climatico di Agenda 2030

11-06-2018 17:45 -

GD - Roma, 11 giu. 18 - Il Governo svedese si unisce alle agenzie ONU con sede a Roma per le sfide cambiamento climatico di Agenda 2030. Ne parleranno lunedì 18 giugno, alle ore 15:30, nella sede dell´IFAD, in Via Paolo di Dono 44, Roma (Stanza Italiana), Johannes Oljelund, direttore generale per la cooperazione allo sviluppo, del Ministero degli Affari Esteri della Svezia; Cornelia Richter, vicepresidente Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo IFAD; Margarita Astralaga, direttore della Divisione Ambiente, Clima, Genere e Inclusione Sociale dell´IFAD; Alexander Jones, direttore della Divisione Clima e Ambiente della FAO; Gernot Laganda, direttore Programmi di riduzione del clima, di disastro e di rischio del WFP; moderatore Paul Winters, vicepresidente associato a.i., Dipartimento Strategia e Conoscenza, IFAD.
La storia: le povere comunità rurali e costiere sono tra le più vulnerabili agli effetti dei cambiamenti climatici. I loro mezzi di sussistenza su quelle che possono essere terre marginali dipendono dalla gestione sostenibile delle risorse naturali - così il cambiamento climatico aumenta qualsiasi vulnerabilità esistente, minacciando la loro stabilità.
Trasformare il nostro mondo: l´Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile (Agenda 2030) è un piano d´azione per le persone, il pianeta e la prosperità. L´ONU riconosce che sradicare la povertà in tutte le sue forme e dimensioni, compresa la povertà estrema, è la più grande sfida globale e un requisito indispensabile per lo sviluppo sostenibile. L´IFAD ha reso prioritario aiutare i piccoli proprietari ad adattarsi ai cambiamenti climatici e ridurre le emissioni di carbonio in opportunità sociali, economiche e finanziarie a lungo termine per gli agricoltori che possono aumentare il benessere delle famiglie, i redditi e, infine, il PIL.
Domande a cui rispondere
- Uno degli obiettivi dell´accordo di Parigi è quello di affrontare il cambiamento climatico "in modo tale da non minacciare la produzione alimentare". L´anno scorso a Bonn, un´importante decisione nota come lavoro congiunto Koronivia sull´agricoltura, ha caratterizzato l´agricoltura più fortemente nei negoziati. In che modo la FAO, l´IFAD e il WFP contribuiscono a questo processo?
Cosa si sta facendo per sostenere le comunità rurali e in particolare i piccoli agricoltori a prendere l´iniziativa come agenti efficienti nell´adattarsi agli impatti dei cambiamenti climatici?
In che modo le azioni di adattamento a livello locale sono collegate a iniziative nazionali come politiche e linee guida? Quali sono alcune azioni climatiche innovative e comprovate a livello comunitario che contribuiscono a rafforzare la capacità di adattamento climatico delle popolazioni insicure di alimenti?