Farnesina: evento “Con le donne afghane contro ogni violenza nel mondo”

23-11-2021 15:49 -

GD - Roma, 23 nov. 21 - La Farnesina rende noto che mercoledì 24 novembre, alle ore 9.00, si terrà al ministero degli Esteri, in collaborazione con il media civico "Le Contemporanee" e con la partecipazione della ONG Non c’è Pace senza Giustizia, l’evento “Con le donne afghane contro ogni violenza nel mondo”.
Lo scopo dell’incontro è offrire l’opportunità di un confronto tra associazioni del mondo femminile e ONG per favorire iniziative concrete a favore dei diritti civili e umani delle donne afghane.
All’evento parteciperanno il viceministro degli Affari Esteri, Marina Sereni; il sottosegretario del Ministero dell’Interno, Ivan Scalfarotto; la vicepresidente della Camera dei Deputati, Maria Edera Spadoni; le senatrici Emma Bonino e Roberta Pinotti, le deputate Laura Boldrini e Lia Quartapelle. Interverrano inoltre personalità del mondo delle organizzazioni internazionali.
L’incontro sarà interamente aperto alla stampa.
I giornalisti e i cine-foto-operatori interessati a seguire l’evento, potranno richiedere l’accreditamento, entro le ore 18.00 del 23 novembre secondo una delle seguenti modalità:
· ONLINE al link https://portaleaccreditamento.esteri.it, al quale dovrà essere allegata la documentazione digitale richiesta (lettera della testata di appartenenza e per i rappresentanti degli organi di stampa stranieri anche Nota Verbale dell’Ambasciata a Roma del Paese dell’organo di stampa rappresentato).
· VIA E-MAIL all’indirizzo accreditamentostampa@esteri.it (tel. 06/3691.3432 – 06/3691.8573) allegando la documentazione sopraindicata.
I giornalisti e cine-foto-operatori accreditati potranno accedere alla Farnesina dall’ingresso centrale, lato sinistro, dalle ore 8.15 e non oltre le ore 8.45, previo controllo della temperatura corporea e muniti di mascherina e degli altri dispositivi di protezione individuali raccomandati dalla normativa vigente.
L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sui siti del Corriere della Sera, Radio Radicale e le Contemporanee.


Fonte: Ministero degli Esteri