Italia-Slovenia: presidenti Mattarella e Pahor celebrano "Go! 2025"

21-10-2021 13:49 -

GD - Gorizia, 21 ott. 21 - Il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, e il Capo dello Stato sloveno, Borut Pahor, hanno celebrato oggi la nomina a "Capitale europea della cultura 2025" delle città adiacenti di Gorizia e Nova Gorica. Il presidente Mattarella al suo arrivo nella piazza Bevkov a Nova Goriça è stato accolto da Pahor e, insieme, hanno ricevuto gli onori militari alla presenza anche dei sindaci di Gorizia, Rodolfo Ziberna, e di Nova Goriça, Klemen Miklavič. Hanno poi incontrato il comitato organizzatore di "Go! 2025" e i rappresentanti delle rispettive minoranze. Successivamente hanno visitato il nuovo ponte di Salcano, che unisce le due sponde dell'Isonzo. I due residenti si sono spostati a Gorizia, dove hanno visitato la mostra per i 140 anni del quotidiano “Il Piccolo” di Trieste, allestita al teatro Verdi dove sono stati accolti dal direttore Omar Monestier.
La celebrazione per "Go! 2025" si è poi svolta nella piazza della Transalpina, che si trova al centro della linea di confine fra le due città. Qui, i due Presidenti, hanno pronunciato i loro interventi alla presenza, oltre che dei due sindaci, anche del presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e diverse altre autorità. Si è pure tenuto un concerto che ha visto cantare e suonare insieme musicisti e cantanti italiani e sloveni con la partecipazione anche di cori giovanili.
Nel corso della giornata il presidente Pahor ha consegnato al presidente Matarella l'onoreficienza della Repubblica di Slovenia per meriti straordinari.
Tra i presenti pure la delegazione della Comunità Nazionale Italiana in Slovenia, costituita dal deputato al seggio specifico della minoranza alla Camera di Stato, Felice Žiža, dal presidente della CAN costiera, Alberto Scheriani, e dal presidente dell'Unione Italiana, Maurizio Tremul.
Proprio nel giorno della visita dei presidenti Sergio Mattarella e Borut Pahor - un incontro che consolida e simboleggia al livello più alto la collaborazione tra Gorizia e Nova Goriça - il Consiglio Regionale del Friuli-Venezia Giulia ha approvato il disegno di legge 145 che dispone le prime norme di sostegno all'evento del 2025. Tra quattro anni le due città, un tempo separate da un muro, in confine tra Est ed Ovest europeo, condivideranno il prestigioso ruolo di capitale europea della cultura.
Il provvedimento è stato approvato a maggioranza con l'astensione di Pd, M5S, Cittadini e Patto per l'Autonomia e il voto contrario di Open Sinistra Fvg, al quale si è aggiunto il no del consigliere dem Enzo Marsilio. "È un provvedimento che avvia un percorso", ha ricordato Diego Bernardis (Lega), relatore di maggioranza e presidente della V Commissione, "ma contiene già aspetti importanti, tra i quali il rafforzamento del ruolo dell'Erpac".
L'assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, ha sottolineato anche il sostegno fornito all'associazione Palazzo del Cinema "perché si correva il rischio di perdere le sale cinematografiche nella città che vanta il primato di spettatori in Italia in rapporto alla popolazione". Gibelli e Bernardis hanno assicurato, rispondendo alle richieste delle opposizioni, che nei prossimi mesi verranno ascoltati tutti i portatori d'interesse in merito al progetto 2025. I relatori di minoranza hanno invece ribadito le loro osservazioni critiche.
"Le parole del presidente Sergio Mattarella fanno capire che Nova Goriça e Gorizia nel 2025 non saranno solo la Capitale della cultura ma rappresenteranno lo spirito della capitale europea. Per la prima vota due città, una
italiana e l'altra slovena, diventano un unico territorio. È un evento di carattere europeo che rimarrà nella storia del
continente", ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.
"È una giornata speciale", ha aggiunto Fedriga, "un'opportunità unica che travalica i confini regionali e nazionali per guardare in un'ottica più ampia: parte dalle amministrazioni locali e punta direttamente al cuore dell'Europa".
"Essere cittadini del Friuli Venezia Giulia e della Slovenia", ha evidenziato Fedriga, "non significa solo avere una candidatura comune per la Capitale europea della cultura ma significa essere stati la prima Regione a riconoscere lo Stato sloveno, avere due città che si chiamano nello stesso modo, avere l'unica piazza europea divisa a metà e un candidatura Unesco del Brda-Collio; significa anche avere due Capi di Stato che si stringono la mano davanti alla Foiba di Basovizza. Significa, infine, essere figli della stessa terra, aver saputo affrontare e superare insieme
guerre, sfide e difficoltà ed aver tratto i benefici della crescita comune".
La visita dei due Capi di Stato ha confermato la piena adesione allo spirito della "Capitale Europea della Cultura GO! Borderless 2025", che ha premiato il modello di convivenza e cooperazione delle due città volto a superare le drammatiche vicende storiche.
Nel ricevere la più alta onorificenza della Repubblica di Slovenia, Mattarella ha espresso un sentimento di riconoscenza sottolineando come esso rappresenti un attestato dell'amicizia con il presidente Pahor. Quest'ultimo ha rimarcato come l'amicizia la prosperità e l'unificazione di Nova Goriça e Gorizia siano frutto dell'idea europea e della determinazione di entrambi i Paesi per il cammino europeo.
Mattarella ha rilevato inoltre come il confine tra Italia e Slovenia "da frontiera di divisione si trasforma in elemento di
raccordo e di collaborazione, punto di incontro e di aggregazione capace di generare nuove idee, di essere moltiplicatore di iniziative, di far crescere insieme. Le due città saranno la vetrina dell'autentico spirito europeo, realizzando programmi e iniziative che potranno, tutte, giovarsi del pluralismo culturale che rappresenta una delle caratteristiche più attraenti di queste terre".


Fonte: Redazione