Iniziativa Adriatico Ionica: 24-25 maggio a Catania il Forum della strategia macroregionale

18-05-2018 16:23 -

GD - Roma, 18 mag. 18 - Si terra a Catania il 24-25 maggio il Forum della strategia macroregionale Adriatico Ionica (IAI) e della strategia macroregionale "European Union Strategy for the Adriatic and Ionian Region" (EUSAIR) a conclusione dell´anno di presidenza italiana. Il forum avrà inizio alle 14.00 del 24 maggio dopo l´incontro dei ministri degli Esteri degli otto Paesi membri: Italia, Croazia, Grecia e Slovenia, Stati membri dell´Unione Europea; Albania, Bosnia e Erzegovina, Montenegro e Serbia, Paesi candidati all´adesione.
Il forum sarà il contesto per identificare le opportunità di sviluppo e crescita nell´ambito dei quattro pilastri della strategia comune: la sostenibilità del mare, le reti di trasporto ed, panel in cui l´Italia sarà leader, l´ambiente e il turismo sostenibile, e sarà l´occasione per rafforzare la collaborazione e i partenariati tra le Regioni Adriatico-Ioniche e tutti gli attori in essa coinvolti.
L´Iniziativa Adriatico-Ionica è un foro di dialogo politico nato ad Ancona nel maggio 2000, dove ha sede il suo Segretariato Permanente guidato dall´ambasciatore Giovanni Castellaneta, e riceve il sostegno della Regione Marche, del Comune di Ancona, dell´Università Politecnica delle Marche, della Camera di Commercio di Ancona e del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. L´organo decisionale dell´Iniziativa Adriatico Ionica è il Consiglio dei ministri degli esteri, che si riunisce annualmente.
Negli ultimi anni la IAI ha consolidato la propria proiezione sia in chiave intergovernativa, sia per quanto riguarda il percorso europeo dei Paesi IAI non-UE. Nello stesso tempo svolge un ruolo di ancoraggio intergovernativo per la "Strategia UE per la Regione Adriatico-Ionica", tradottosi in un contributo di primo piano esercitato nell´elaborazione della Strategia stessa e nella sua adozione da parte del consiglio europeo, il 24 ottobre 2014, nel corso del Semestre italiano del Consiglio dell´Unione Europea.
La Strategia Ue per regione adriatico-ionica ha un forte significato politico per i Paesi coinvolti e per la stessa UE: non prevedendo fondi, legislazione o Istituzioni aggiuntive (secondo la cosiddetta "regola dei tre no"), ha la finalità di organizzare le risorse disponibili (a livello europeo, nazionale e regionale) fornendo un impulso sia al percorso di integrazione europea dei Balcani sia ad un migliore utilizzo dei fondi comunitari e nazionali. Essa trae beneficio dall´esperienza di un ventennio nell´ambito dell´IAI che, oltre a sviluppare specifiche attività progettuali in diversi campi di cooperazione, turismo, ambiente, istruzione, cultura, rappresenta un punto di riferimento per la società civile che opera e lavora nella regione Adriatico Ionica.
La Strategia in fase di attuazione è caratterizzata da un sistema di governance articolato e complesso, che prevede, da parte italiana, sia un coinvolgimento del ministero degli affari esteri e della Cooperazione Internazionale, sia della presidenza del consiglio (Dipartimento per le politiche di coesione e dipartimento per le politiche europee).
L´Italia che quest´anno ha detenuto la presidenza della Strategia, è capofila insieme con la Serbia, del tema dell´interconnettività come strumento fondamentale di sviluppo ed integrazione dell´area ed è fortemente impegnata nell´identificazione di alcuni progetti prioritari in particolare nel settore dell´energia e dei trasporti, e nell´identificazione dei fondi necessari alla loro realizzazione.
Al forum di Catania parteciperanno commissari ed alti rappresentanti dell´Unione Europea, insieme con esponenti di governi nazionali, regionali e locali degli otto paesi coinvolti, con l´obbiettivo di promuovere un confronto sulle prospettive dell´EUSAIR, incoraggiare il dialogo tra i partner finanziari, incluse le Autorità dei programmi dell´unione Europea, e gli attori strategici per superare le lacune tra gli obiettivi della Strategia e le possibilità di finanziamento delle azioni programmatiche.


Fonte: Carlo Rebecchi