Ambasciatore Israele ringrazia Salvini per trasferimento ambasciata a Gerusalemme

13-10-2021 17:00 -

GD - Roma, 13 nov. 21 - L'ambasciatore israeliano in Italia, Dror Eydar, ha ringraziato il leader della Lega, Matteo Salvini, per il suo intervento al convegno "Jerusalem Prayer Breakfast", nella sala Capitolare del Senato di Palazzo della Minerva, e in particolare per le parole dedicate a Gerusalemme, ossia di trasferire anche l'ambasciata italiana da Tel Aviv a Gerusalemme come capitale dello Stato d'Israele.
«Io ho un sogno, ed è condiviso da molti. Il sogno è vedere la bandiera dell'Italia, questo meraviglioso Paese, sventolare nella Città Eterna di Gerusalemme» ha detto l'ambasciatore. «Il trasferimento dell'ambasciata d'Italia a Gerusalemme sarebbe la chiusura di un doppio cerchio. Si chiuderebbe il cerchio dell'Italia moderna che ha dato inizio al processo del Ritorno a Sion, circa un secolo fa a Sanremo», ha aggiunto l'ambasciatore ricordando la conferenza internazionale del 1920 che adottò la dichiarazione Balfour, con la quale Londra annunciava di vedere con favore la fondazione di un focolare nazionale ebraico in Palestina. «E si chiuderebbe un cerchio trans-storico: siamo a Roma. Da questo luogo giunsero nel primo secolo d.C., le truppe dell'Impero Romano, per reprimere la rivolta e le aspirazioni di libertà del popolo ebraico, distruggendo Gerusalemme e il suo Tempio», ha concluso l'amb. Eydar.
Con questa presa di posizione, insomma, Salvini sollecita l'Italia a riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele e quindi vi deve trasferire la sua ambasciata. Ed il leader della Lega si impegnerà per raggiungere questo obiettivo. Salvini si augura di tornare a Gerusalemme quando verrà riconosciuta «capitale dello Stato di Israele». La «capitale per tutte le fedi religiose dove è nato tanto, se non tutto, e a cui noi dobbiamo riconoscenza», ha sottolineato il segretario leghista, accusando invece l'Europa di aver «negato le sue radici giudaico-cristiane facendo un errore incredibile».
Il legame con Israele, per Salvini, va di pari passo con una condanna contro una «nuova vigliacca forma di antisemitismo degli anni 2000» che «entra anche di alcune delle più importanti istituzioni, che passano il loro tempo a condannare Israele, chiudendo gli occhi sule violazioni dei diritti umani dall'Iraq alla Cina», ha affermato il segretario della Lega. Una presa di posizione netta, nei giorni della bufera innescata dal candidato del centrodestra a Roma Enrico Michetti per un suo controverso articolo sulla Shoah.
«Attualmente l'ambasciata italiana in Israele non è nella nostra capitale, non è nella sua sede naturale. Io ho un sogno, ed è condiviso da molti, vedere la bandiera dell'Italia, questo meraviglioso Paese, sventolare nella Città Eterna di Gerusalemme», ha auspicato il diplomatico israeliano.
Trasferire l'ambasciata italiana a Gerusalemme è un obiettivo da perseguire anche per Giorgia Meloni, ma con cautela. «È molto delicato, bisogna fare attenzione perché non ci siano forzature o cose che possano metterne in pericolo la realizzazione. Quindi bisogna lavorarci con i giusti tempi e le giuste modalità, ma è sicuramente un obiettivo anche nostro», ha spiegato la leader di Fratelli d'Italia, partecipando all'evento.


Fonte: Redazione