12° Festival Diplomazia: su «Inatteso» 10 giorni di confronti, 100 appuntamenti, 400 relatori

13-10-2021 14:53 -

GD - Roma, 13 ott. 21 - Con 10 giorni di confronti internazionali di alto livello, 10 giorni di confronti, 100 appuntamenti e oltre 400 relatori, ma anche 4 canali televisivi digitali, prende il via da domani a Roma la 12a edizione del Festival della Diplomazia. La presentazione è avvenuta nella sede più appropriata, il ministero degli Affari Esteri. «Ready for the Unexpected?» è la domanda del Festival della Diplomazia 2021, nel corso del quale si discuterà dei cambiamenti che stanno avvenendo e come i Paesi e le grandi Potenze procederanno verso soluzioni per i grandi problemi che stanno creando incertezza e instabilità nelle varie parti del mondo.
Come ha infatti spiegato Giorgio Bartolomucci, fondatore e presidente della manifestazione, sarà «Siamo pronti ad affrontare scenari imprevisti? Come ha reagito il mondo all'inatteso?» il tema di questa 12a che proseguirà con incontri, dibattiti, presentazioni di libri, question time di studenti ad ambasciatori, analisti ed esperti. Un Festival che quest'anno ritorna in presenza, con appuntamenti in diversi luoghi istituzionali e accademici della Capitale, ma che potrà essere seguito anche in streaming.
I principali temi di dibattito saranno i cambiamenti climatici, il futuro delle nuove generazioni, i rischi di nuovi conflitti militari e commerciali e la costruzione di una Governance globale all'altezza delle sfide future.
«Sarà l'occasione», ha affermato il presidente del comitato scientifico del Festival, l'amb. Giampiero Massolo, presentando il ricco programma oggi alla Farnesina, «per capire verso quale approccio alle sfide globali gli Stati decideranno di muoversi: se quello multilaterale o bilaterale, o una combinazione dei due».
Da parte sua il viceministro agli Esteri, Marina Sereni, ha sottolineato il crescente interesse dei cittadini alla dimensione internazionale e, dunque, l'importanza anche divulgativa del Festival della Diplomazia.
Numerose le presenze internazionali agli appuntamenti in programma da Charles Goodhart della London School of Economics a Katharina Pistor della Columbia School of Law, ma anche Luca Maestripieri, direttore di AICS; Tiziano Treu, presidente del CNEL; Michele Crisostomo, presidente dell'ENELl.
«Il Festival della Diplomazia vuole analizzare anche i grandi rischi delle grandi trasformazioni e l'importanza di trovare soluzioni creative», ha annotato Aurelio Regina, presidente onorario della manifestazione.
Non poteva mancare una contestualizzazione del Festival della Diplomazia nello scenario contraddistinto dalla pandemia da Covid. Nel suo intervento introduttivo, l'amb. Massolo ha infatti rilevato che «di fronte all'evento inatteso, spiazzante, i Governi tendono a chiudersi invece di cooperare, a rendersi autonomi e ciò provoca sconquassi. A differenza di quanto è accaduto dopo l'11 settembre o per la crisi economica del 2008, la pandemia ha creato chiusure e iniquità. L'inatteso è l'evento spiazzante, una situazione diversa dall'emergenza, che come la pandemia ha portato a scelte da tempo di guerra, tra la vita e la morte, tra la salute e l'economia». Il presidente del presidente del comitato scientifico ha inoltre rilevato che «la diffusione del Covid su scala globale ha posto in evidenza come siano, invece, fondamentali il dialogo e la cooperazione tra gli Stati per poter affrontare le nuove e spesso inattese sfide internazionali. La crisi pandemica ha contribuito in parte ad accelerare l'elaborazione di nuovi paradigmi nei rapporti tra gli Stati e rende necessaria una riflessione sui sistemi di analisi dei rischi su cui fare affidamento per gestire efficacemente gli scenari futuri», ha concluso Massolo.
Alla presentazione sono intervenuti anche Carlo Corazza, direttore dell’Ufficio del Parlamento Europeo in Italia;
Emilio Ciarlo, responsabile Ufficio Relazioni Esterne e comunicazione AICS- Agenzia Italiana Cooperazione e Sviluppo.

Fonte: Redazione