Italia in prima linea in Sudan per fronteggiare la malnutrizione delle giovani mamme

09-05-2018 17:54 -

GD - Port Sudan, 9 mag. 18 - ´´L´ Italia è in prima linea in Sudan per fronteggiare la malnutrizione delle donne in stato di gravidanza, delle giovani mamme di bambini sotto i cinque anni d´età e per migliorare il sistema sanitario del Paese, affinché si possa assicurare alla maggior parte della popolazione possibile l´accesso ai servizi sanitari di qualità´´. Lo ha detto l´ambasciatore italiano Fabrizio Lobasso nel corso della cerimonia di inaugurazione dell´Unità operativa di Nutrizione dell´Ospedale Universitario di Ostetricia di Port Sudan, il più grande dello Stato del Red Sea. All´evento hanno partecipato il direttore generale del Ministero della Salute, Amad Abdu Rabu; il direttore dell´Ospedale, Abdallah; il governatore dello Stato del Mar Rosso, Ali Ahmed Hamidt; il rappresentante AICS a Khartoum Vincenzo Racalbuto.
All´ONG Aispo è stata affidata dalla Cooperazione italiana un´iniziativa di emergenza della durata di nove mesi per un totale di circa 350 mila euro con l´obiettivo di fronteggiare la malnutrizione severa e moderata della popolazione locale e riabilitare l´unità di terapia semi-intensiva dell´ospedale.
In particolare, l´iniziativa ha garantito la formazione sul tema della nutrizione e sull´utilizzo delle attrezzature per la terapia semi-intensiva con il coinvolgimento di 65 tra ginecologi, infermieri e ostetriche, un aumento dei posti letto per pazienti con problemi nutrizionali, verande e fognature per limitare il rischio di infezioni.
A beneficiare del programma, che prevede anche l´acquisto e la fornitura di farmaci. saranno 12.172 donne in stato gravidanza , neomamme e bambini sono i cinque anni.
Gli interventi nel settore sanitario, dal 2015 ad oggi sono l´esempio, sottolinea la Farnesina, di una collaborazione di successo tra Sudan e Cooperazione italiana, che è uno dei maggiori donatori nel paese. Nel 2017 il 60% dei finanziamenti hanno riguardato la sanità. Gli interventi nel settore in forma bilaterale e multilaterale approvate e in corso ammontano a circa 43 milioni di euro.
Il rappresentante della Sede AICS di Khartoum, Vincenzo Racalbuto, ha ricordato che oltre a rendere disponibili i servizi sanitari di cui la popolazione ha bisogno, la Cooperazione Italiana è impegnata in altri tre Stati Gedaref - Kassala e Khartoum per migliorare il sistema sanitario primario e secondario e la riabilitazione di strutture sanitarie. Il Direttore Generale del Ministero della Salute sudanese, Amad Abdu Rabu, ha espresso un sentito ringraziamento all´ Italia e alla Cooperazione italiana per il lavoro fatto ´´che - ha detto - ci rende orgogliosi di rispondere ai bisogni sanitari della popolazione".
L´Unita Operativa di Nutrizione, inaugurata nell´ospedale di Port Sudan è in linea con il ruolo di Donor Covener dell´Italia nell´ambito del Programma dell´Onu Scaling Up Nutrition -SUN, movimento globale nato nel 2010 per dare impulso alla lotta contro la malnutrizione e per la realizzazione dell´Obiettivo 2 dell´Agenda 2030, che si propone di "porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare l´alimentazione e promuovere l´agricoltura sostenibile".
Nel corso della cerimonia sono stati inoltre consegnati i diplomi a 20 insegnanti dell´Accademia delle Scienze mediche che hanno partecipato ad un corso di formazione IT organizzato da AISPO e Università di Sassari e finanziato da AICS per potenziare le loro capacità con le nuove tecnologie informatiche.


Fonte: Carlo Rebecchi