GCF Italia ricostruirà tratta ferroviaria principale in Kosovo

09-09-2021 11:49 -

GD - Roma, 9 set. 21 - La ricostruzione della più importante tratta ferroviaria in Kosovo porta la firma italiana. La GCF Generale Costruzioni Ferroviarie di Roma, eccellenza italiana nel settore dell'armamento, dell'elettrificazione e del segnalamento ferroviario con una forte presenza a livello europeo e internazionale, è impegnata infatti anche per la seconda tratta della Rail Route 10, l’arteria ferroviaria centrale che collega il Paese con la Serbia a nord e, a sud, con la Macedonia. Si tratta di un contratto del valore di 47,9 milioni di euro per la ricostruzione della sezione ferroviaria compresa tra Fushe Kosove e Mitrovice.
«È un appalto importante», ha commentato Edoardo Rossi, presidente della Generale Costruzioni Ferroviarie, «che ha visto competere rilevanti aziende ferroviarie europee e non; è, soprattutto, un progetto che le autorità del Kosovo considerano vitale, una chiave di volta per lo sviluppo dell’intero Paese. Ne siamo consapevoli, ancor più dopo due anni di lavoro in Kosovo, e questo ci rende a maggior ragione orgogliosi e fieri di poter mettere le nostre competenze a servizio della crescita economica, sociale ed ambientale di questa regione».
L’impegno di GCF in Kosovo è iniziato nel febbraio 2019 con la firma di un contratto da 78,6 milioni di euro relativo al Lotto 1 per la tratta Fushe Kosove - Hani i Elezit verso il confine macedone: 67 chilometri di linea (il 45% della sezione kosovara della Rail Route 10) sostanzialmente da ricostruire integralmente. Un progetto complesso, sinora realizzato per oltre il 50%, che ha comportato, oltre ai lavori tipici dell’armamento ferroviario interventi ed opere civili per il rifacimento di sottopassi, gallerie, ponti stazioni.
«Allo stesso modo», ha spiegato Roberto Accinelli, project manager di GCF, «anche il secondo lotto si articola in interventi diversificati che vanno oltre la ricostruzione della linea ferroviaria per comprendere gli edifici stessi delle stazioni, le banchine passeggeri, i ponti, canali sotterranei e opere idrauliche, viabilità e parcheggi».
«Un lavoro importante», ha sottolineato Michele Blardi, construction manager di GCF, «riguarda i 16 ponti esistenti, molti di acciaio, alcuni di muratura libera, che dovranno essere resi conformi agli standard di interoperabilità e rispondenti ai requisiti degli Eurocodici e della STI: alcuni tramite adeguate misure di rinforzo, altri, la maggior parte, tramite demolizione e ricostruzione. Analogamente lungo il tracciato dovranno essere realizzate innumerevoli opere idrauliche oltre a 52 canali sotterranei».
Un impegno specifico di 'riabilitazione' riguarderà 5 stazioni (Mitrovice, Vushtri, Druar, Prelluzhe, Obiliq-Kastriota) e le 5 fermate (Frasher, Pantine, Vernice, Mihaliq, Plemetin) dove, oltre agli interventi di ristrutturazione degli edifici stessi, dovranno essere ricostruite o realizzate ex novo ben 16 banchine passeggeri e tutte le infrastrutture necessarie alle stazioni.
GCF Generale Costruzioni Ferroviarie, che oggi ha 4 sedi italiane e 7 branch estere, nasce nel 1950 come impresa fondata da Attilio e Luigi Rossi e specializzata in armamento ferroviario, è oggi la società di riferimento di Rossi Group. Particolarmente importanti per lo sviluppo di GCF sono stati gli ultimi anni. I cospicui investimenti in macchinari e tecnologie ad altissima efficienza produttiva, l'organizzazione e la formazione e la specializzazione di risorse umane, l'acquisizione di importanti società e imprese operanti nei settori dell'armamento (Valditerra), della trazione elettrica e di segnalamento (Frate Elettroimpianti, Bonciani) hanno conferito a GCF strumenti, competenze e know-how che permettono alla società di realizzare progetti integrati e contratti chiavi in mano nei settori ferroviario, metropolitano e tramviario in tutto il mondo.

Fonte: Redazione