Nordea Economic Outlook: nuova fase in Nord Europa per prospettive economiche

05-09-2021 19:08 -

GD – Helsinki, 5 set. 21 - La pandemia è tutt'altro che finita, ma le prospettive economiche globali rimangono favorevoli. Lo espone il gruppo bancario Nordea, con base in Finlandia e sede anche a Milano, nelle sue prospettive economiche appena pubblicate, in cui si prevede che la crescita globale arriverà quest'anno al 5,5%, prima di rallentare al 5,1% e al 4,1% nel 2022 e nel 2023, secondo Helge Pedersen, capo economista del Gruppo. L'inflazione è aumentata bruscamente e potrebbe stabilizzarsi a un livello più alto di quanto visto da molti anni.
Nei Paesi nordici la diffusione del virus è sotto controllo: le restrizioni in vigore vengono gradualmente revocate e la crescita è elevata. I livelli di produzione pre-pandemia sono stati raggiunti in tutti i paesi e ora si entra in una nuova fase in cui è necessario rivedere la necessità di ulteriori stimoli di politica economica.
L'economia di Danimarca in tempi record è passata da una profonda crisi a un rischio di surriscaldamento. L'attività economica complessiva ora supera i livelli pre-pandemia e la rapida ripresa richiede una piena flessibilità del mercato del lavoro ed una notevole adattabilità in termini di politica economica. Il mercato immobiliare sembra normalizzarsi dopo un periodo di forti aumenti dei prezzi; i prezzi al consumo hanno iniziato a salire più velocemente di prima e ci sono segnali di crescenti pressioni salariali.
In Finlandia, la crescita economica è stata sostenuta durante l'estate. Il PIL ha raggiunto il livello pre-pandemia nel secondo trimestre del 2021. La buona performance delle esportazioni ha avviato investimenti in macchinari e gli investimenti in costruzioni stanno beneficiando di una forte domanda da parte del mercato immobiliare. La forte crescita dell'occupazione e il graduale calo del tasso di risparmio delle famiglie alimentano i consumi privati.
L'economia della Norvegia ha ora riguadagnato tutto il terreno perso durante la crisi del coronavirus. La disoccupazione è diminuita drasticamente in sincronia con la riapertura della società. Allo stesso tempo, il numero di posti di lavoro vacanti è da record e stanno emergendo segnali di discrepanza nel mercato del lavoro, che potrebbero portare a una maggiore crescita dei salari. La corsa del mercato immobiliare è terminata e i prezzi probabilmente si appiattiranno in futuro. La Norges Bank inizierà a normalizzare i tassi di interesse a settembre di quest'anno.
A sua volta, l'economia della Svezia sta entrando anch’essa in una nuova fase in cui un elevato utilizzo delle risorse ostacolerà la crescita della produzione. La crescita è destinata a diventare più diffusa con gli investimenti come motore chiave accanto alle esportazioni e ai consumi delle famiglie. La carenza di manodopera darà luogo a crescenti preoccupazioni e continuerà la crescita dei salari. L'inflazione aumenterà a causa della salita dei prezzi delle materie prime e degli elevati costi di trasporto, tuttavia non abbastanza da consentire alla Riksbank di inasprire la politica monetaria. Nel complesso, le prospettive dei Paesi nordici puntano appaiono rosee e si spera che siano confortate dal proseguimento della tendenza al bello.

Gianfranco Nitti

Fonte: Gianfranco Nitti