Quando Erasmus vuol dire coniugare solidarietà e conoscenza

29-04-2018 20:32 -

GD - Roma, 29 apr. 18 - Una significativa esperienza comune di conoscenza e solidarietà ha portato a Roma, per una settimana di lavoro solidale e conoscenza reciproca, alcune classi, una ventina di componenti in tutto, di due licei posti ai confini opposti d´Europa: quello dell´Ivalon Lukio, il liceo di Ivalo, Lapponia finlandese, e quello del liceo "Regina Margherita" di Palermo. I due istituti collaborano da una decina d´anni, in varie fasi, a progetti Erasmus, il più recente dei quali, avviato nel 2016 per concludersi nel 2018, è denominato "Migrations: Broadcasting a New Outlook", ovvero "Migrazioni: trasmettere una nuova prospettiva", Erasmus plus KA2, un percorso di scoperta, ricerca e solidarietà verso quei popoli che sono alla ricerca di un "nuovo modo" di convivere, in Europa, con realtà diverse dalle loro.
Le due scuole rappresentano i due poli estremi della Unione Europea non soltanto per la distanza geografica significativa ma soprattutto per realtà scolastiche diverse, sia nella dimensione che nel sistema scolastico; tuttavia esse trovano un punto di incontro in un tema importante e più che mai attuale che riguarda tutta l´Europa, le migrazioni, appunto.
Le classi partecipanti si sono confrontate sul tema delle migrazioni e il loro lavoro viene divulgato attraverso trasmissioni radio, in Italia e Finlandia, anche via Web. La lingua di scambio è stata l´inglese.
Il gruppo di lavoro ha inteso acquisire consapevolezza della propria storia come popolo migrante confrontandosi con le realtà dei nuovi popoli che cercano su suolo europeo una nuova vita e una nuova identità. Gli studenti hanno avuto elementi per capire come queste migrazioni influiscono sulle loro stesse vite e quali possano le cause e le conseguenze dei flussi migratori.
Lo scambio di idee e di informazioni tra i due gruppi di studenti è il primo obiettivo del progetto, nel tentativo di eliminare le barriere culturali e sociali, scambiare opinioni e contribuire al dibattito sulle politiche delle migrazioni. Le conferenze, i dibattiti, le interviste, le ricerche svolte sono strumenti tutti riportati in trasmissioni radio con podcast dando così a tanti l´opportunità di avvicinarsi e condividere le tematiche.
Non sono mancati all´interno del programma momenti di intrattenimento e di servizio sociale, come la settimana trascorsa a Roma, miranti a d affrontare il tema della migrazione anche da punti di vista diversi, puntando al confronto di diverse realtà culturali che coesistono e si integrano nei rispettivi territori: interventi musicali (con l´"Orchestra di piazza Vittorio"), artistici, letterari e anche sportivi.
Il metodo utilizzato è quello della partecipazione e peer-education, "educazione tra pari", della ricerca, dell´apprendere attraverso il fare e del confronto. Gli alunni fanno poi le loro relazioni anche attraverso il mezzo digitale del podcast.
Un´iniziativa dunque di grande spessore educativo, umano e culturale, ben guidata da docenti sensibili e preparati che ne hanno reso i contenuti assimilabili e formativi.
La settimana romana ha visto i ragazzi impegnati anche in ruoli di servizio sociale, quando hanno partecipato alla preparazione ed offerta dei pasti ai disagiati ed agli immigrati alla mensa diurna della Caritas "Giovanni Paolo II" a Colle Oppio, un modo concreto di avvicinarsi alla realtà dell´emigrazione più sofferta e causata da guerre e fame nei paesi d´origine.


Fonte: Gianfranco Nitti