Tokyo: Ambasciata e Enit presentano i borghi più belli d´Italia

26-04-2018 07:12 -

GD - Tokyo, 26 apr. 18 - I giapponesi arrivano sempre più numerosi in Italia, ma quasi sempre si fermano in poche città: Roma, Firenze, Milano, Venezia. L´ambasciata italiana a Tokyo e l´Enit hanno perciò deciso di far conoscere ai giapponesi anche l´Italia meno nota e altrettanto bella: quella dei piccoli borghi. A questo scopo hanno organizzato nel complesso Terrada, nell´isola di Tennozu a sud di Tokyo, un evento proprio sui "Borghi più belli d´Italia´, in concomitanza con il più grande festival dedicato al nostro Paese - ´Italia, amore mio!´ - della Camera di commercio italiana (Iccj) in Giappone.
L´associazione dei "Borghi più belli d´Italia" ha proposto al pubblico giapponese 281 borghi, localizzati lungo tutta la penisola, su una selezione iniziale di oltre 800 comuni. "Vogliamo raccontare una componente essenziale nella nostra storia, della nostra cultura e della dimensione senza tempo dell´Italian way of Life", ha spiegato l´Ambasciatore d´Italia, Giorgio Starace. "Un modello capace di stimolare interessi culturali, enogastronomici, salutisti ed ecologici, che mi auguro possa costituire un punto di riferimento anche per il Giappone".
L´Ambasciatore ha inoltre consegnato l´onorificenza di Commendatore dell´Ordine della Stella d´Italia, conferita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a Takayuki Terashima, ideatore di un programma televisivo di successo, di durata decennale, dedicato alla cultura italiana, dal titolo ´Chiisana Mura-no Monogatari Italy´ (Storia dei borghi italiani).
"Il nostro obiettivo è quello di raccontare al mondo la bellezza dei piccoli centri italiani, il resoconto storico di migliaia e centinaia di anni di arte, storia, cultura e tradizioni all´interno di una cinta muraria, di una fortificazione", ha spiegato a una folta platea Fiorello Primi, presidente del club. Intorno all´associazione si è creato un sistema economico con la creazione di un tour operator specializzato, in collaborazione con l´Enit e il ministero degli Esteri, con il supporto delle Ambasciate e gli Istituti italiani di Cultura.


Fonte: Carlo Rebecchi