FAO designa nuovi siti come patrimonio agricolo mondiale, che salgono a 50

19-04-2018 19:59 -

GD - Roma, 19 apr. 18 - La FAO ha designato oggi tredici nuovi siti come Sistemi del Patrimonio Agricolo di rilevanza mondiale (GIAHS), in riconoscimento dell´ingegnosità attraverso la quale risorse naturali e necessità umane sono state combinate per creare mezzi di sostentamento ed ecosistemi mutualmente sostenibili. I nuovi siti del programma FAO si trovano in Cina, Egitto, Giappone, Repubblica di Corea, Messico, Portogallo, Spagna e Sri Lanka. Le loro produzioni spaziano dalla frutta alla verdura, alla carne e riso, fino al sale, al tea, la seta e il wasabi. Sono sistemi che "riflettono una profonda armonia tra uomo e natura" ha affermato Maria Helena Semedo, vicedirettore generale della FAO, alla cerimonia ufficiale a Roma. Era presente anche il viceministro italiano alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Andrea Olivero.
Con le nuove aggiunte, il numero totale di siti GIAHS nel mondo sale a 50. Il programma mette in risalto sistemi unici che le comunità rurali hanno forgiato nel corso di generazioni per promuovere la sicurezza alimentare, mezzi di sussistenza sostenibili, ecosistemi resilienti e una ricca biodiversità, il tutto in un contesto di incredibile bellezza.
"Questi luoghi non ci parlano di un passato nostalgico, ma offrono soluzioni per il presente e per il futuro" ha sottolineato Semedo. "I GIAHS", ha aggiunto, "offrono innovazione e opportunità, incluso un maggiore accesso a nuovi mercati e a settori come l´etichettatura ecologica, il turismo rurale o la formazione dei giovani per aggiungere valore al nostro patrimonio agricolo".
Tra i siti riconosciuti oggi, risultano i primi in Europa e America del Nord: il sistema agro-silvi-pastorale di Barroso in Portogallo, le saline di Salinas de Añana e la tradizione millenaria per la coltivazione dell´uva moscato di Axarquía in Spagna, oltre al sistema di isole agricole artificiali dette "chinampas" sviluppate a Città del Messico basandosi sulla trasmissione orale di tecniche utilizzate già dagli antichi Aztechi.
Il Forum internazionale di oggi si è incentrato sullo scambio di esperienze e ha visto la partecipazione di alti rappresentanti dei governi di Cina, Italia, Spagna, Giappone, Spagna, Tanzania e autorità di Algeria, Cile e Francia oltre a funzionari dell´UNESCO che gestisce il famoso programma Siti Patrimonio dell´Umanità.
Sviluppo sostenibile - I Sistemi del Patrimonio Agricolo di rilevanza mondiale prevedono sistemi di gestione dell´ecosistema dove le risorse idriche, la salute del suolo e altri fattori ambientali risultano strettamente connessi, tanto da dover spesso necessitare di regole ad-hoc per il controllo della proprietà terriera, l´allocazione delle risorse e del lavoro.
I Sistemi del Patrimonio Agricolo raggruppano in se i pilastri economici, sociali, ambientali e culturali dello sviluppo sostenibile, ha affermato Semedo. Affermandone il valore, riconosciamo allo stesso tempo il ruolo degli agricoltori di piccola scala - creatori e custodi di tali sistemi - nel promuovere la biodiversità e molti altri obiettivi comuni.
L´ idea di questo programma è mettere in risalto le forme uniche e ingegnose che hanno permesso di raggiungere la sostenibilità nell´attività umana più di base: trasformare risorse naturali in un sistema alimentare sostenibile. L´obiettivo è quello di tutelarne dinamicamente la conservazione e di permettere ai piccoli produttori che hanno contribuito a realizzarle di continuare a operare come custodi e depositari della tradizione tra le sfide moderne come urbanizzazione e cambiamenti climatici.
L´evidenza ha finora dimostrato che la designazione di un sito GIAHS può contribuire a conservare la biodiversità e a tutelare le varietà a rischio di estinzione - a beneficio della sicurezza alimentare mondiale - oltre a dare nuova vitalità alle attività culturali locali, creando opportunità di lavoro e promuovendo il turismo.
Il riconoscimento GIAHS può essere integrato con strategie di marketing per promuovere la domanda di prodotti agricoli locali, aumentandone i prezzi. Il riso certificato di Sedo, in Giappone, dove offre rifugio all´ibis crestato (specie protetta), sul mercato si vende al doppio rispetto ad altre varietà locali.
Un ponte verso il futuro - Semedo ha invitato a portare il programma GIAHS ad un nuovo livello strategico, creando maggiori sinergie e opportunità per "i valenti artisti che hanno scolpito il nostro passato, disegnato il nostro presente e che daranno forma al nostro futuro".
Perché un sito venga designato dalla FAO come Patrimonio Agricolo deve avere rilevanza globale, rappresentando un come bene pubblico per la sua funzione a sostengo della sicurezza alimentare e dei mezzi di sostentamento, della biodiversità, dei sistemi di conoscenza, e delle tecnologie adattate, della cultura - oltre a dei paesaggi eccezionali. Molti di questi siti forniscono importanti servizi ecosistemici anche al loro esterno, cosa che rende ancor´ più importante fornire incentivi economici per la loro conservazione.
Alcuni Paesi hanno addirittura creato un proprio programma nazionale, come la Repubblica Popolare di Cina e il Giappone, i cui governi si sono dimostrati sostenitori particolarmente attenti e generosi del programma GIAHS.
Il viceministro italiano alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Andrea Olivero, ha partecipato al Forum Internazionale della FAO. "Questo programma si sposa con la nostra esperienza nella salvaguardia delle tradizioni agricole e alimentari locali", ha affermato il viceministro Olivero, "e con quanto il nostro Governo continua a fare in questa direzione. Nel 2012 abbiamo istituito un Osservatorio nazionale per i paesaggi rurali storici, le pratiche agricole e le conoscenze tradizionali, che tutela e valorizza i paesaggi rurali tradizionali attraverso il loro riconoscimento in un apposito ´Registro nazionale´. Ad oggi sono 12 i paesaggi tradizionali rurali e le pratiche tradizionali riconosciuti. Nel 2016, inoltre, il nostro Ministero ha siglato proprio con la FAO un Memorandum per sostenere il programma a livello globale. Il nostro obiettivo è individuare nuovi potenziali siti GIAHS, sviluppando strategie comuni per il loro inserimento nelle politiche di sviluppo rurale, nel solco tracciato anche con Expo Milano 2015. Recentemente abbiamo presentato due candidature per l´iscrizione al programma GIAHS: le ´Colline vitate del Soave´ e la ´Fascia pedemonatana olivata tra Assisi e Spoleto´, che sono in corso di valutazione da parte del Comitato. Due autentiche testimonianze di come l´agricoltura possa generare nei secoli una vera e propria ´agri-cultura´, ricca di valori rurali, che occorre preservare e valorizzare. Siamo infatti convinti che i paesaggi rurali storici, le pratiche agricole e le conoscenze tradizionali costituiscano non solo un elemento di grande importanza nella cultura del nostro Paese ma possano anche rappresentare un modello dinamico di coesistenza e sviluppo sociale ed ambientale pienamente sostenibile."
A margine il viceministro Olivero ha incontrato Zhang Taolin, viceministro dell´Agricoltura e dello Sviluppo rurale della Repubblica Popolare Cinese. Olivero ha evocato i principali negoziati fitosanitari per l´esportazione di nostri prodotti, in corso con AQSIQ (che di recente è confluita nella nuova Amministrazione per la Supervisione del Mercato), ricordando anche l´importanza attribuita dall´Italia all´accordo sulle Indicazioni Geografiche in corso di negoziato tra UE e Cina.


Fonte: Redazione