Primavera di Praga: nella capitale ceca per 50° anniversario mostra "Praga 1968"

19-04-2018 10:21 -

GD - Praga, 19 apr. 18 - Per ricordare il cinquantesimo anniversario della ´Primavera di Praga´, grazie ad una
collaborazione tra l´Ambasciata d´Italia, l´Istituto Italiano di Cultura di Praga, il Consiglio Regionale del Friuli-Venezia Giulia e il CRAF-Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo (Pordenone), aprirà al pubblico domani 20 aprile, nella Cappella barocca dell´Istituto, la mostra "Praga 1968" che presenta gli avvenimenti di quell´anno in oltre 100 scatti realizzati dal fotografo ceco Pavel Sticha, dallo svedese Sune
Jonsson e dagli italiani Carlo Leidi e Alfonso Modonesi, i cui lavori sono conservati negli archivi del CRAF.
Una breve parentesi, quella iniziata nel gennaio 1968, coincisa con l´ascesa al potere in Cecoslovacchia di Alexander Dubček e proseguita fino all´agosto dello stesso anno, quando un corpo di spedizione sovietico e di truppe del Patto di Varsavia invase il Paese e stroncò le riforme in corso. Come ha dichiarato l´ambasciatore Aldo Amati, "l´irrealizzabilità di una terza via che coniugasse comunismo e capitalismo, così bene rappresentata dalla repressione della ´Primavera di Praga´, può farci riflettere oggi in un contesto, quello europeo, che vede i partiti social-democratici in grave difficoltà di fronte all´ondata populista. In un´economia di mercato eccessivamente ´finanziarizzata´ e con un mercato del lavoro sottoposto alle pressioni della globalizzazione e dell´automazione, emerge di nuovo l´esigenza di una società meno polarizzata che metta al centro l´uomo e un nuovo sistema di welfare", ha concluso Amati.
Pavel Sticha prima di abbandonare la Cecoslovacchia era un fotografo del quotidiano "Svoboda". A lui si deve un contributo di immagini sulla ´Primavera´ che inquadrano i protagonisti di quei giorni in momenti cruciali quali la nomina di Dubček a segretario del Partito comunista nel febbraio 1968 e il corteo del primo maggio.
In mostra anche i lavori di Sune Jonsson, che era giunto in Cecoslovacchia per realizzare un servizio sull´assedio di Praga del 1648, ultimo evento bellico della Guerra dei trent´anni, quando una colonna svedese fu inviata alla conquista di Hradčany; si trovò invece ad assistere all´invasione delle truppe del Patto di Varsavia.
Negli scatti di Carlo Leidi e Alfonso Modonesi trovano invece posto gli avvenimenti dei mesi autunnali del 1968 e la vita nei reparti della ČKD, la più grande industria praghese ove si era riunito clandestinamente il congresso del Partito comunista dopo l´invasione.
Eloquenti le immagini dei muri e dei balconi di Praga dove con graffiante ironia comparivano scritte contro l´invasione e a sostegno della "Primavera". Tra gli scatti più significativi, la piazza del Castello la mattina del 28 ottobre 1968, i cittadini che depongono fiori e lumi ai piedi della statua di San Venceslao e la tomba di Jan Palach fotografata nel marzo 1970; un documento raro, quest´ultimo, in quanto pochi mesi dopo la sepoltura scomparirà per mano della polizia.
La mostra giunge a Praga, dove resterà aperta con ingresso gratuito fino all´8 giugno, dopo essere stata presentata in Italia a Manzano (Udine), per poi fare tappa al Museo della Fotografia e delle arti visive di Jindrichuv Hradec e a Bratislava.
La mostra gode del patrocinio del Ministro della Cultura della Repubblica Ceca.


Fonte: Redazione