Lo studio, condotto dall´International Peace Institute con il sostegno della Finlandia, è stato presentato oggi a New York con la partecipazione di Italia e Bangladesh, copresidenti del Gruppo di Amici per la gestione dell´impatto ambientale delle missioni di pace ONU.
Il Gruppo di Amici, lanciato lo scorso 16 febbraio e cui aderiscono circa 30 Paesi provenienti da tutti i gruppi regionali, vuole promuovere l´attuazione della Strategia Ambientale messa a punto dal Dipartimento per il Sostegno Logistico dell´ONU nel 2017 e sensibilizzare gli Stati membri e il sistema ONU in materia di gestione dell´impatto ambientale da parte delle missioni di pace. "Obiettivi -, ha aggiunto Cardi – che richiedono una cooperazione più stretta tra paesi fornitori di truppe e polizia, paesi ospitanti e Nazioni Unite: dalla pianificazione degli interventi alla preparazione e all´equipaggiamento dei caschi blu, dal dispiegamento sul terreno fino all´attuazione di strategie di uscita responsabili".
L´Italia, primo contributore di caschi blu tra i Paesi occidentali e ottavo contributore al bilancio regolare e del peacekeeping delle Nazioni Unite, ha portato il tema lo scorso dicembre all´attenzione del Consiglio di Sicurezza ottenendo la prima pronuncia dell´organo, in una sua dichiarazione, sull´importanza di mitigare l´impatto delle missioni di pace sugli ecosistemi e sul patrimonio culturale delle comunità presso cui operano.