Siria: sindaco di Napoli polemico per un sommergibile nucleare USA

16-04-2018 17:07 -

GD - Napoli, 16 apr. 18 - Strascichi polemici all´ombra del Vesuvio da parte del sindaco della città capoluogo per la presenza del sottomarino nucleare statunitense "USS John Warner", una delle unità che hanno partecipato all´attacco in Siria, in rada a Napoli a fine marzo scorso. Il sindaco Luigi de Magistris ha reso noto infatti di aver inviato al contrammiraglio Arturo Faraone, comandante della Capitaneria di Porto di Napoli, una missiva polemica relativa alla questione.
Il primo cittadino partenopeo scrive infatti: "ho appreso che lo scorso 20 marzo il sottomarino nucleare statunitense ´USS John Warner´ è approdato nella rada della nostra Città. Ho letto anche l´ordinanza n.17/2018 che Lei ha emesso per le necessarie e correlate disposizioni di sicurezza e di navigazione. Desidero, a tal proposito, ribadire che il 23 settembre 2015 è stata approvata, su mia iniziativa, la delibera n.609 con la quale è stata dichiarata ´area denuclearizzata´ il porto di Napoli. L´atto pone in evidenza la volontà di interdire l´attracco e la sosta di qualsiasi natante a propulsione nucleare o che contenga armamenti nucleari. Non solo, ma esprime e riafferma il ruolo di Napoli ´Città di Pace´, rispettosa dei diritti fondamentali di ciascuno, convinta del disarmo e della cooperazione internazionale".
Nella sua lettera all´ammiraglio Faraone il primo cittadino di Napoli, poi, chiede "di considerare, per analoghe situazioni future che la determinazione e la volontà menzionate nella delibera 609 sono dirette al non gradimento che navi di tale caratteristiche sostino o transitino nelle acque della nostra città".
Ad onor del vero, però, il sottomarino USA incriminato da de Magistris e impegnato nella missione siriana, per la sua missione risulta essere salpato dal porto di Gibilterra il 5 aprile e al largo della Siria avrebbe lanciato, secondo fonti militari americane, sei missili Tomahawk. L´"USS John Warner" può essere utilizzato per diverse missioni, tra cui sorveglianza, ricognizione, ricerca e soccorso, così come il lancio di missili, siluri e mine. In particolare, secondo fonti americane, tra il 2 e il 16 marzo ha preso parte all´esercitazione della NATO "Dynamic Manta 2018" (in sigla DYMA 18), una delle più importanti e complesse attività addestrative dell´Alleanza Atlantica che si svolge al largo delle coste siciliane insieme ad altre unità navali e sommergibili provenienti da Canada, Grecia, Italia, Spagna e Turchia, sotto il controllo del Comando Sommergibili della NATO.
A proposito della sua protesta, de Magistris ai giornalisti ha poi detto: "Sento di esprimere disappunto e non gradimento per questo e altri eventuali transiti. Vorremmo che chi ha la possibilità di farlo non dia l´autorizzazione a queste navi di entrare nel porto di Napoli".
de Magistris, che ha già espresso il suo disappunto alle autorità militari, ha inoltre ribadito che la contrarietà è dovuta a "ragioni di politiche di disarmo, di pace, di contrarietà alle armi nucleari e anche per il pericolo sotto il profilo della protezione civile che queste navi possono provocare alla nostra città in caso di incidente".
Immediata la replica del comandante del porto di Napoli, contrammiraglio Faraone. Nessuna unità navale a propulsione nucleare o carico radioattivo può entrare nel porto di Napoli, e quanto alla presenza in rada del sommergibile statunitense "USS John Warner", non è il comandante del porto che può decidere, ha infatti spiegato l´alto ufficiale della Marina Militare italiana in una lettera al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. "In merito a quanto rappresentato con la Sua missiva in data odierna, diffusa agli organi di stampa nazionali e inerente l´arrivo nella rada di Napoli dell´´USS John Warner´, nel considerare condivisibili le sue preoccupazioni come primo cittadino che hanno prodotto l´emanazione della Delibera di Giunta 609 del 23 settembre 2015, desidero innanzitutto rassicurarLa che all´attualità non è consentito l´ingresso in porto a unità a propulsione nucleare né tanto meno a navi con carico radioattivo", ha scritto Faraone. "Ritengo opportuno precisare che questa Autorità Marittima, con l´Ordinanza n17/2018 del 16/03/2018, a seguito della comunicazione da parte dello Stato Maggiore della Marina Militare dell´arrivo in rada dell´´USS John Warner´, non ha autorizzato ma ha esclusivamente disciplinato, per quanto di propria competenza, come previsto dal Piano predisposto dagli Organi del Ministero della Difesa, le attività relative alla navigazione marittima connesse alla sosta del predetto sommergibile ai fini della sicurezza della navigazione per la salvaguardia della vita umana in mare. Infatti, le decisioni in ordine all´arrivo e/o al transito delle unità navali militari straniere nelle acque territoriali nazionali non competono all´Autorità Marittima quale organo periferico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti".
La nave "USS John Warner", che nell´attacco in Siria il 14 aprile scorso ha utilizzato 6 dei 12 missili Tomawhowk di cui è dotato, è un sottomarino della classe "Virginia, Va-class" o "774-class", di rapido attacco e utilizzabile anche per missioni oceaniche. Costruito nel marzo 2013, è stato varato nel settembre 2014 e normalmente è di stanza a Norfolk (USA). Il suo equipaggio è costituito da 132 persone in equipaggio, di cui 15 ufficiali.


Fonte: Redazione