Expo 2020: a Dubai svelati scafi con Tricolore e ri-produzione del David

27-04-2021 13:01 -

GD - Dubai, 28 apr. 21 - Con lo svelamento del Padiglione nazionale e della riproduzione del David di Michelangelo collocata al suo interno, per l'Italia comincia oggi l'ultimo miglio del percorso di avvicinamento a Expo 2020 Dubai, che aprirà i battenti il 1° ottobre prossimo.
"Oggi comincia il percorso verso l'Expo di Dubai e di questo percorso è parte integrante il Gemello del David che è esempio di diplomazia culturale, unendo i poli opposti del nostro progetto: la memoria storica rappresentata in questo caso da Michelangelo e il futuro offerto da tecnologie molto avanzate. Ma il David è anche messaggero di speranza, rappresentando lo sguardo sul futuro: oltre il male. Un futuro quindi nel quale l'Italia può giocare un ruolo decisivo a partire proprio da questo Expo a Dubai, il primo evento globale dopo la fase più acuta della Pandemia", ha dichiarato Paolo Glisenti, commissario per la partecipazione dell'Italia all'Expo 2020 Dubai.
A poco più di cinque mesi dalla prima Esposizione Universale nel mondo arabo, nonché primo evento globale dall'inizio della pandemia, questa mattina a Dubai, sulle note dell'inno nazionale, si è tenuto il varo dei tre scafi rovesciati (realizzati con il contributo di Fincantieri e verniciati di verde, bianco e rosso con i colori del gruppo Boero) che formano la copertura del Padiglione, dando vita al più grande tricolore realizzato nella storia del nostro Paese.
A seguire si è tenuta la cerimonia di svelamento del gemello del David, collocato nei giorni scorsi nel Padiglione a coronamento di un progetto di digitalizzazione e riproduzione guidato dal Commissariato per la partecipazione dell'Italia a Expo 2020 Dubai, dal Museo della Galleria dell'Accademia di Firenze e dal Ministero della Cultura in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell'Università degli Studi di Firenze.
All'evento hanno partecipato il ministro italiano degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, e per gli Emirati Arabi Uniti il ministro della Tolleranza, Ahayan Mabarak Al Nahayan; il ministro per la Cooperazione Internazionale e direttore generale di Expo Dubai, Reem Al Hashimy, e quello della Cultura e della Gioventù, Noura Al Kaabi. Sono intervenuti anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella. Ad aprire l'evento il commissario per la partecipazione dell'Italia a Expo Dubai, Paolo Glisenti. Sono intervenuti anche Carlo Ratti e Italo Rota, progettisti del Padiglione.
“L’Italia riparte anche da qui. E riparte grazie al Made in Italy. Come ministero degli Esteri stiamo investendo tantissimo nel made in Italy perché inevitabilmnete avremo un calo della domanda interna ma le nostre aziende, che danno lavoro agli italiani, hanno un vantaggio: possono vendere in tutto il mondo perché capaci di fare cose straordinarie come quello che vedete alle mie spalle”, ha detto il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio. “Questa è ancora una volta una di quelle classiche occasione in cui ci si innamora dell’Italia. E a noi serve, ogni giorno, far innamorare dell’Italia un cittadino del mondo in più. Noi siamo i numero uno per arte, per storia ma siamo bravi anche per quanto riguarda le nuove tecnologie. Lo dimostra il progetto di riproduzione del David di Michelangelo”, ha aggiunto sottolineando che “all’Expo offriamo tutte le nostre conoscenze e quello che siamo: qualità ed eccellenza. Ma anche grande visione per quanto riguarda la sostenibilità. Il tema fondamentale del nostro padiglione era già tre anni fa la sostenibilità. Tre anni dopo sarà ancora più importante connotare l’Italia come il Paese leader in Europa per il ciclo dei rifiuti. Siamo in grado di trasmettere messaggi importantissimi”. Per Di Maio “l’Expo è poi è una grande occasione per rafforzare i nostri flussi turistici. Dobbiamo accompagnare tutte le nostre eccellenze del Made in Italy a vendere in tutti i mercati del mondo. Il ministero degli Esteri è impegnato in prima linea con il patto per l’Export ad aiutare le aziende anche ad esporre in posti come questo. Un’esposizione del genere vedrà passare milioni di persone e milioni di persone visiteranno il nostro padiglione. Dobbiamo avere grande voglia di ripartire e dobbiamo farlo con lo stesso spirito che hanno avuto coloro che hanno lavorato alla costruzione di questo padiglione qui a Dubai”. Infine un riconoscimento alle autorità di Dubai: “hanno dovuto affrontare il primo Expo della storia in piena pandemia e ci hanno messo tutto quello che potevano. E i risultati si stanno vendendo”.
A seguire un panel che ha visto parlare della riproduzione del capolavoro michelangiolesco il direttore artistico del padiglione Italia, Davide Rampello; Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell'Accademia di Firenze, dove si trova l'originale del David; la prof. Grazia Tucci, dell'Università di Firenze, che ha guidato il progetto. Presenti anche il restauratore Nicola Salvioli, che si è occupato della finitura dell'opera; i rappresentanti delle aziende Hexagon e O.T.I.M., che si sono occupate rispettivamente della digitalizzazione dell'opera e del suo trasporto da Firenze a Dubai. La Ferrarelle ha fornito il materiale per realizzare parte della scultura michelangiolesca, ottenuto riciclando le bottiglie recuperate dall'ambiente, contribuendo così a trasformare il rifiuto in risorsa, secondo i migliori principi dell'economia circolare.


Fonte: Redazione