FAO: Paesi asiatici e del Pacifico rimettano al centro la lotta contro la fame

12-04-2018 15:59 -

GD - Nadi, Fiji, 12 apr. 18 - Affrontare la fame, la malnutrizione e l´adattamento al cambiamento climatico deve essere una priorità per la regione asiatico-pacifica. Il direttore generale della FAO, José Graziano da Silva, ha esortato oggi i governi dell´Asia e del Pacifico a concentrarsi maggiormente sul raggiungimento di "Fame Zero" e a farlo riducendo la povertà rurale e adeguando i settori agricoli al cambiamento climatico.
"I Paesi devono intensificare i propri sforzi per riportare al centro la lotta contro la fame ", ha affermato Graziano da Silva all´apertura della Conferenza regionale della FAO per l´Asia e il Pacifico in corso nelle isole Fiji. Mentre negli ultimi due decenni la regione ha fatto "notevoli progressi" nel ridurre la denutrizione, questo trend è oggi andato rallentando e in alcune aree il numero delle persone che soffrono la fame è aumentato, in particolare nel Sud-Est asiatico.
Degli 815 milioni di persone che soffrivano la fame nel 2016, 490 milioni, vale a dire il 60%, vivono in Asia e nel Pacifico. Tuttavia, il direttore generale della FAO ha sottolineato che l´Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG2) di Fame Zero entro il 2030 rimane ancora raggiungibile. "Per questo è fondamentale costruire la resilienza delle comunità rurali, in particolare tra le famiglie contadine, dove ancora si concentrano povertà e fame".
Graziano da Silva ha messo in evidenza che il raggiungimento dell´SDG2 non riguarda solo lo sradicamento della fame, ma anche lo sradicamento di tutte le forme di malnutrizione e che questo richiede assistere i contadini poveri, i pescatori e i pastori ad adeguare sistemi e pratiche di produzione. Graziano da Silva ha fatto queste osservazioni intervenendo alla tavola rotonda ministeriale su Fame Zero.
È inoltre essenziale che i Paesi affrontino il gran numero di limitazioni economiche, sociali e tecniche con cui devono fare i conti gli agricoltori a livello familiare. Il Direttore Generale della FAO ha sottolineato che la rapida crescita economica nella regione non si è tradotta in redditi più alti per le comunità rurali. Per affrontare questa situazione sono molto efficaci sistemi di protezione sociale, così come programmi di alimentazione scolastica, dove i prodotti alimentari provengono localmente dai piccoli agricoltori.
Le isole del Pacifico sono alle prese con l´impatto del cambiamento climatico e con "l´epidemia" di obesità
I Piccoli Stati insulari in via di sviluppo (SIDS), e in particolare le isole del Pacifico, sono i paesi più vulnerabili ai cambiamenti climatici, ha affermato Graziano da Silva. Solo negli ultimi 10 giorni, le Fiji sono state colpite dai cicloni Josie e Keni, e questo è emblematico di come l´adattamento dei SIDS ai cambiamenti climatici e la capacità di resistenza ai disastri sia più che una condizione vitale per raggiungere uno sviluppo sostenibile. "È una questione di sopravvivenza", ha affermato il direttore generale della FAO, che ha poi sottolineato che le isole del Pacifico sono alle prese con un altro problema globale: un´epidemia di sovrappeso e obesità.
"La situazione nelle isole del Pacifico è allarmante. In questi paesi si riscontrano i più alti tassi di obesità al mondo", ha affermato. Le cifre dell´Organizzazione mondiale della sanità mostrano che in alcuni casi fino al 90% della popolazione è sovrappeso.
Con il consumo eccessivo di prodotti alimentari trasformati, ad alto contenuto di sale e zuccheri riconosciuti come il principale fattore alla base del sovrappeso e dell´obesità, è necessario che i paesi stimolino diete sane.
"Le politiche pubbliche nazionali sono fondamentali per promuovere la nutrizione come una questione d´interesse pubblico, è responsabilità di tutti, e i consumatori devono essere consapevoli dei benefici e dei danni provenienti da quello che mangiano", ha detto Graziano da Silva. "Ciò implica educazione alimentare, sensibilizzazione e regolamenti sull´etichettatura e la pubblicità", ha aggiunto.
A tale riguardo, il Programma di azione globale sulla Sicurezza alimentare e la Nutrizione rappresenta uno strumento chiave per soddisfare i bisogni e le priorità dei SIDS.
"Invito i partner internazionali e regionali a collaborare con i Piccoli Stati insulari in via di sviluppo per attuare il Programma di Azione Globale e, dove possibile, contribuire con un sostegno finanziario e tecnico", ha proseguito il Direttore Generale della FAO.
La FAO aiuta i paesi ad attingere al Fondo Verde per il clima - Graziano da Silva ha invitato i paesi a proporre alla FAO come possa meglio aiutarli nella pianificazione e attuazione degli interventi, e a mobilitare il sostegno finanziario per rafforzare la capacità di risposta delle comunità rurali.
La FAO attualmente sostiene 12 progetti nella regione che attingono al Fondo verde per il clima, un meccanismo che aiuta gli sforzi dei paesi in via di sviluppo a far fronte al cambiamento climatico. Nella sub-regione del Pacifico, la FAO sta sviluppando cinque progetti nei seguenti paesi: Isole Cook, Fiji, Tonga, Vanuatu, Samoa e Isole Salomone.
Intervento della Principessa tailandese Maha Chakri Sirindhorn, Ambasciatrice di buona volontà per Fame Zero . In un video messaggio alla conferenza, la principessa tailandese Maha Chakri Sirindhorn ha sottolineato la necessità di un approccio olistico per sradicare la fame e la malnutrizione in tutte le sue forme e ha chiesto una maggiore diversificazione agricola.
La Principessa ha dichiarato: "Affidarsi solo a poche colture significa che non stiamo spendendo abbastanza tempo e risorse per produrre altri alimenti più nutrienti come latte, uova, legumi, frutta e verdure. Dobbiamo sforzarci di diversificare l´agricoltura per creare diversità alimentare che garantisca diete sane e riesca ad affrontare la malnutrizione in tutte le sue forme", ha aggiunto.


Fonte: FAO