Turismo: Garavaglia assicura Stampa Estera, “Italia pronta a rilancio”

07-04-2021 18:08 -

GD – Roma, 7 apr. 21 – L'Italia del turismo è pronta al suo rilancio internazionale. A parlare è il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, intervenendo all'Associazione Stampa Estera. L'industria del turismo è una voce fondamentale dell'economia italiana e per questo è il settore più colpito dalla pandemia visto che vale almeno il 15% del PIL ed, in prospettiva, il 20%. Sulle prospettive della ripresa di questa voce importante del bilancio italiano ha fatto il punto il neo ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, in un incontro con i corrispondenti dei mass media esteri in Italia, alle cui numerose domande ha risposto, anche consapevole della rilevanza che l'informazione all'estero sulla situazione turistica in Italia può avere nel rianimare flussi fondamentali verso il Bel Paese.
Alla domanda sulla modalità con cui il Governo stia preparandosi alla ripartenza del settore ed alla programmazione relativa, il ministro ha affermato che la programmazione “è fondamentale” e “nel giro di qualche giorno saremo in grado di dare delle date certe”, anche se le date sono chiaramente condizionate dall'andamento della pandemia.
“L'anno scorso mi ricordo che si è aperta l'attività a metà maggio e non vedo motivi per cui non avvenga la stessa cosa quest'anno”, ha aggiunto rilevando che “il settore sarà il primo a ripartire”. Il turismo inoltre “assorbirà manodopera che nel frattempo sta perdendo lavoro nel breve periodo da altri settori”, e già da questa estate “avremo la possibilità di assorbire maestranze che oggi sono in cassa integrazione”. Una data certa dunque non c'è, ma intanto si può cominciare a programmare una ripresa del turismo.
La speranza del ministro Garavaglia è quella di far ripartire il settore, magari il 2 giugno, giorno della Festa della Repubblica. “Ci è stata fornita nel Consiglio dei Ministri ampia rassicurazione che è intenzione del Governo arrivare a una programmazione per l'estate”, ha ribadito, rispondendo a chi gli chiedeva sulla riapertura di alberghi e sulla partenza della stagione estiva.
Per quanto riguarda il cosiddetto “Passaporto Verde”, elaborato dall'Unione Europea, Garavaglia ha ricordato che non si tratta di un passaporto vaccinale, ma di un “lasciapassare, perché non è legato al vaccino in quanto tale, quella è solo una delle condizioni”, precisando poi le altre: “Se si è stati ammalati di Covid e si hanno gli anticorpi oppure la terza condizione, la più semplice, se si è fatto un tampone negativo comunque si può viaggiare. Per questo è importante che venga attuato a livello europeo per evitare che ci siano vantaggi competitivi a vantaggio di uno Stato e a scapito di un altro”.
Intanto, secondo il ministro, si ritorna a poter girare in tranquillità ed i numeri li avremo l'anno prossimo. Per Garavaglia “la situazione è drammatica per gli operatori, ma le potenzialità sono importanti. Intervento immediato è di assegnare le tante risorse disponibili, oltre 500 milioni euro a bilancio del Ministero del Turismo, di cui è stato appena deciso di assegnare una 2° quota di 228 milioni di euro. Esiste poi un aiuto di 900 milioni di euro per gli stagionali, comprese le guide turistiche ed è prevista una regolamentazione corretta di queste categorie, anche in prospettiva, per valorizzarle in maniera strutturale”.
Sui segnali di aumento delle prenotazioni di turisti esteri per la prossima estate, il ministro Garavaglia ha risposto affermativamente: “iniziano ad arrivare segnali positivi che potrebbero aumentare nella seconda parte dell'estate, con il concomitante aumento delle vaccinazioni”.
Interpellato sulla riattivazione di collegamenti aerei tra Roma e Mosca e sul “turismo vaccinale” attuato da Paesi come la Serbia, il ministro ha ricordato le sperimentazioni in atto a Malpensa con voli “nocovid” verso altre mete. Ma ha precisato che gli sviluppi in questo campo sono legati anche al mercato ed i tempi sono da definire. Il “turismo vaccinale” dipende dall'emergenza ma diventerà fenomeno residuale. La linea guida, per il ministro è di “coniugare sicurezza ed economia e rispetto dei dati”.
Sulla ripartenza del settore con la compagnare aerea Alitalia malmessa, Garavaglia ha sottolineato che si tratta di un tema antico nonostante il quale il turismo ha sempre funzionato bene. Per cui “non ci strappiamo le vesti”.
Sul decalogo per il rilancio delle città d'arte, promosso recentemente, il ministro ha assicurato che “verrà approvato ciò che sarà valutato valido per l'intero Paese”. Per Garavaglia “ora si promuove l'Italia nel suo complesso, non singole zone”.
Taluni Paesi hanno deciso la vaccinazione prioritaria degli operatori turistici e, quindi, è stato chiesto al ministro del Turismo se anche l'Italia abbia progettato qualcosa di analogo. Per Garavaglia esistono protocolli per operare in sicurezza e, quindi, la bolla di sicurezza è garantita. È stato istituito un tavolo comune Turismo-Trasporti e Salute proprio per coordinare ed attuare iniziative in questione.
Sulle tematiche con cui l'Italia intende impegnarsi per contrastare la concorrenza estera, il titolae del dicastero del Turtismo ha affermato che “il rinato ministero, che coordina e promuove le iniziative, è già uno strumento che segna un passo avanti decisivo”.
Alla domando su cosa faccia il Governo per supportare un turismo più sostenibile, Garavaglia ha citato il blocco della navigazione di grandi navi in Venezia, con l'approvazione di 9 approdi temporanei fuori città, ed altre iniziative come una accelerazione di una ‘rivoluzione digitale' che faciliti il movimento del turista, oppure la valorizzazione di rete di rete di ferrovie storiche, o di turismo alternativo.

Gianfranco Nitti


Fonte: Gianfranco Nitti