Operazione IRINI: nuovo Comandante in Mare e nuova nave ammiraglia

01-04-2021 19:24 -

GD - Taranto, 1 apr. 21 - L’ammiraglio Fabio Agostini, Comandante di Operazione EUNAVFOR MED IRINI, ha presenziato all’insediamento a Taranto del nuovo Force Commander dell’Operazione, il contrammiraglio della Marina Militare italiana, Stefano Frumento, che da oggi assume il comando in mare degli assetti aerei e navali disponibili in sostituzione del Commodoro Mikropoulos, della Marina greca. Contestualmente la nave italiana “San Giorgio” sostituisce la flagship greca “HS Aegean”.
“L’Operazione IRINI ha appena concluso il suo primo anno di attività. Proprio in questi giorni il Consiglio dell’Unione Europea ha esteso il mandato per altri due anni”, ha detto l’Ammiraglio Agostini, rlevando poi che “si tratta della riconferma della volontà dell’Unione Europea di tener fede agli impegni presi nella Conferenza di Berlino sulla Libia e il riconoscimento del nostro efficace e imparziale lavoro nell’applicazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU”.
Il Contrammiraglio Frumento, nato a Savona, oltre ad essere un ufficiale incursore e ad avere svolto varie fasi della sua carriera nell’ambito delle Forze Speciali della Marina Militare italiana, ha comandato il pattugliatore “Spica”, la fregata “Grecale” e la portaeromobili “Garibaldi”. Ha ricoperto inoltre incarichi all’Accademia Navale di Livorno, al Comando interforze per le Operazioni delle Forze Speciali e allo Stato Maggiore della Marina.
Operazione IRINI (che in greco vuol dire “pace”) è stata lanciata il 31 marzo 2020 a seguito della decisione del Consiglio dell’Unione Europea, che ha appena rinnovato il mandato della missione fino al 31 marzo 2023. Il compito principale della missione è implementare l’embargo delle armi in Libia in accordo alle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. L’operazione ha come secondo obiettivo quello di monitorare il traffico illegale di petrolio e suoi derivati dalla Libia e contrastare il traffico di esseri umani attraverso il monitoraggio aereo. IRINI contribuisce inoltre all’addestramento e al monitoraggio della Guardia Costiera e della Marina militare libica. Compito al momento congelato in attesa dell’accordo con il nuovo governo libico.
L’Operazione IRINI conta al momento su 4 navi, 6 aerei e un drone. In totale, 24 paesi dell’Unione europea forniscono il loro contributo con personale o assetti. L’Operazione IRINI può contare inoltre sul supporto di immagini satellitari fornite da SatCen (European Union Satellite Centre).
I risultati della missione
In un anno di attività Operazione IRINI ha investigato oltre 2400 navi e ha monitorato 200 voli sospetti. Ha condotto 100 visite consensuali (i cosiddetti Friendly Approach) a bordo di mercantili e 9 ispezioni. Il 10 settembre 2020 ha effettuato il primo dirottamento nella storia militare europea di una nave sospetta di violazione dell’embargo di armi. Il mercantile in questione, Royal Diamond 7, trasportava carburante usato anche per scopi militari, ed era diretta a Bengasi. L’Operazione monitora costantemente 25 porti e 16 aeroporti o strisce di atterraggio. Le violazioni o presunte tali dell’embargo di armi in Libia sono state finora segnalate agli esperti dell’ONU in 22 rapporti speciali e hanno riguardato tutte le parti in causa.

www.operationirini.eu

Gianfranco


Fonte: Gianfranco Nitti