Italia-Azerbaigian: ministro Esteri Bayramov, "forte cooperazione"

24-03-2021 10:13 -

GD - Baku, 24 mar. 21 - (Agenzia Nova) - Le tradizionali relazioni amichevoli tra l’Azerbaigian e l’Italia hanno guadagnato molti punti con la costruzione del gasdotto Tap. Da diversi anni, del resto, l'Italia è il principale partner commerciale dell’Azerbaigian, che rappresenta oltre il 90% del fatturato commerciale dell’Italia con i paesi del Caucaso meridionale.
“Questa è una chiara prova di una forte cooperazione economica tra i nostri paesi. L’Azerbaigian e l’Italia godono anche di una buona cooperazione nei settori della cultura, della scienza e dell’istruzione”, ha detto in un’intervista ad Agenzia Nova il ministro degli Esteri azerbaigiano, Jeyhun Bayramov, che si è detto ottimista sui rapporti bilaterali fra Roma e Baku, ma anche sui recenti sviluppi nella regione del Caucaso meridionale.
“I nostri Paesi sono partner strategici, godono di ottimi rapporti in campo politico, economico e culturale. La prima ambasciata italiana nella regione del Caucaso meridionale è stata aperta nel 1997 a Baku, dimostrando così l’interesse dell’Italia per l’Azerbaigian. La visita di Stato del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella in Azerbaigian nel 2018 e la visita di Stato del Presidente della Repubblica dell’Azerbaigian Ilham Aliyev in Italia nel 2020 sono di importanza storica. Queste due visite hanno contribuito a elevare al massimo livello le relazioni tra i nostri paesi. La Dichiarazione Congiunta sul Rafforzamento del Partenariato strategico multidimensionale, firmata durante la visita di Stato del nostro Presidente in Italia, è di eccezionale importanza. Questo documento serve come una tabella di marcia per rafforzare ulteriormente la nostra partnership strategica in tutti i campi”, ha spiegato il ministro Bayramov.
La Fondazione Heydar Aliyev svolge un ruolo importante negli scambi culturali tra i due paesi, che è della massima importanza per incoraggiare i contatti tra popoli. Questi fattori spiegano l’affermazione del Presidente Ilham Aliyev durante la sua visita di Stato in Italia nel 2020: ‘Per noi l’Italia è il principale Paese partner in Europa’”, ha detto ancora Bayramov, secondo cui “questo contesto spiega anche perché le prime delegazioni parlamentare e governativa dall’Europa in Azerbaigian dopo la seconda guerra del Karabakh provenissero dall’Italia. Queste visite hanno prodotto risultati positivi e sono molto apprezzate nella società azerbaigiana come gesti di amicizia”.
In questa fase così dinamica nei rapporti italo-azeri un ruolo importante lo ha rivestito il Tap. “Il 31 dicembre 2020 è iniziato il flusso di gas naturale verso l’Italia, così come verso la Bulgaria e la Grecia, tramite Tap. L’operatività del Corridoio meridionale del gas (Sgc) è un risultato pratico del partenariato strategico con l’UE".
Il ministro ha voluto anche sottolineare che "l’Azerbaigian ha assunto il maggiore impegno finanziario nella costruzione del Sgc”, ha aggiunto Bayramov. La sicurezza energetica, d’altronde, è un elemento della sicurezza nazionale azerbaigiana. “Il Sgc contribuisce alla sicurezza energetica dell’UE e agli obiettivi di transizione energetica in modo concreto, chiaro e prevedibile, portando nell’UE volumi di gas alternativi da fonti alternative. Ciò aiuta a migliorare la fissazione dei prezzi competitivi nel mercato del gas naturale dell’UE. Questo traguardo è il risultato di sforzi rigorosi e di un coordinamento efficace tra tutte le parti interessate del Sgc nella catena di produzione, transito e consumo. La realizzazione di questo megaprogetto non è stata facile. Abbiamo attraversato fatiche e difficoltà nella posa dell’ultima tappa dell’Sgc in Italia. Abbiamo superato tutti gli ostacoli grazie alla forte determinazione e al sostegno delle autorità italiane”, ha rimarcato il ministro azero, secondo cui “il tempo ha dimostrato che la parte italiana aveva ragione nel sostenere Tap e lavorare insieme con l’Azerbaigian e tutti gli altri partner per rendere questo progetto un successo. Il completamento e la piena operatività del Sgc non è la fine della storia. Continueremo a sviluppare le nostre risorse energetiche concentrandoci su giacimenti di gas promettenti”.
“Il lavoro che ci attende", ha aggiunto inoltre il capo della diplomazia di Baku riferendosi alla recente guerra per difendere il proprio territorio in Nagorno Karabakh, "è enorme. Contiamo sul supporto di un’ampia gamma di stakeholder, inclusa l’Italia. Invitiamo i nostri amici e partner a contribuire agli sforzi in corso per garantire una ripresa sostenibile e un rapido sviluppo a lungo termine dei territori e della popolazione dell’Azerbaigian colpiti dal conflitto. La tempistica è molto importante poiché l’economia mondiale sta attraversando una recessione, quindi i progetti di ricostruzione su larga scala lanciati dall’Azerbaigian possono dare una spinta alla crescita e fornire ulteriori opportunità per ricostruire meglio”, ha affermato il ministro.
“Il de-mining è una priorità assoluta in questo contesto. Sono previste opere di grandi dimensioni relative ai trasporti, alle comunicazioni, all’energia e al restauro dei monumenti storici e culturali. Le aziende italiane hanno una grande esperienza in questi settori. Il governo e le imprese italiane hanno già manifestato il loro interesse a partecipare ai lavori di ricostruzione e ripristino. Sono in corso discussioni su potenziali aree di cooperazione”, ha concluso Bayramov.


Fonte: Agenzia Nova