Politica commerciale dell’UE, per CNA attenzione a PMI

19-03-2021 15:33 -

GD - Roma, 19 mar. 21 - “La politica commerciale dell'UE deve saper rispecchiare le sfide del nostro tempo e le aspettative dei nostri cittadini. Il perseguimento degli interessi dell'Unione Europea, la realizzazione delle sue ambizioni e la salvaguardia della sua posizione nel mondo, oggi e per le generazioni future, sono obiettivi fondamentali.
Affinché ciò accada è indispensabile riorientare la politica commerciale dell'UE verso il sostegno alle trasformazioni verde e digitale, la realizzazione di una globalizzazione più sostenibile e più equa basata su regole aggiornate e un intervento più forte per l'applicazione delle regole. Solo in questo modo possiamo creare in modo responsabile e sostenibile le opportunità che i cittadini, i lavoratori e le imprese dell'UE si aspettano e di cui il pianeta ha bisogno”.
È sulla base di queste considerazioni che si è tenuto stamane l'evento digitale dedicato alla presentazione da parte del vice presidente della Commissione Europea Dombrovskis riguardo la comunicazione sulla revisione della politica commerciale europea.
CNA ha partecipato su invito e alla presenza del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio.
Il responsabile Ufficio Promozione e Mercato Internazionale CNA, Antonio Franceschini, ha evidenziato l'importanza delle politiche commerciali come “infrastruttura” nella competizione e nelle relazioni internazionali anche in ottica geopolitica, ponendo, inoltre, l'accento sull'opportunità di continuare sulla strada degli accordi bilaterali con particolare attenzione agli effetti sulle Pmi, anche in considerazione del ruolo cardine che queste hanno lungo le catene di fornitura.
Un altro tema di rilievo, che merita la dovuta considerazione, è il ruolo dell'Africa, anche in virtù dell'area di libero scambio che oggi vede partecipi 53 Paesi sui 54 che compongono il continente.
CNA ha proposto un rilancio delle Mission For Growth come occasione non solo di incremento di scambio commerciali ma anche come modalità per creare condivisione tra i sistemi economici soprattutto laddove siano in previsione o siano appena stati definiti accordi commerciali.
L'incontro è stato occasione per un confronto tra Commissione Europea, Maeci e gli attori del sistema economico e sociale nazionale per avere chiarimenti e avanzare proposte.


Fonte: Redazione