Accademia Romania: "CUVÂNTDEMĂRȚIȘOR" da mondo culturale

23-02-2021 17:29 -

GD - Roma, 23 feb. 21 - L'Accademia di Romania di Roma ha organizzato "#CUVÂNTDEMĂRȚIȘOR Parole scelte e offerte in dono da personalità della cultura romena". L’evento sarà presentato online e si svolgerà tra l'1 e l'8 marzo 2021.
La tradizione del Mărțișor risale a tempi immemori, la sua origine essendo identificata al tempo degli antichi traci. Si tratta di un piccolo oggetto portafortuna legato a un doppio filo di cotone o di seta, bianco e rosso, intrecciato. La tradizione vuole che la persona che porta addosso il “mărțișor” sia protetta dai pericoli e stia sana e salva per tutto l’anno. Può essere indossato al polso, intorno al collo o sul risvolto del cappotto, facendosi vedere e apprezzare da tutti. Uno dei più famosi messaggeri della primavera, il “mărțișor” sta a simboleggiare la rinascita, la purezza e l’amore. Lo sforzo e l’attenzione riposte nella sua creazione lo nobilitano e gli danno significato. Dal 2017, le pratiche culturali associate al 1° Marzo sono incluse nel Patrimonio mondiale UNESCO, grazie allo sforzo condiviso e alla collaborazione di una serie dei paesi, compresa la Romania.
"Parole scelte e offerte in dono da personalità della cultura romena" è un evento online presentato dall'Accademia di Romania in Roma e realizzato esclusivamente in occasione della Giornata del Mărțișor, dedicato al pubblico d’Italia. Si tratta della creazione e la pubblicazione da una raccolta di 30 "cartoline digitali" firmate da personalità della cultura romena. Tra le personalità che hanno accettato l'invito dell'Accademia di Romania ci sono: Gabriel Bebeșelea (direttore d’orchestra), Marius Bizău (attore), Ana Blandiana (poetessa), Doina Botez (artista viziva), Ștefan Cazacu (violoncellista), Gigi Căciuleanu (coreografo), Mircea Cărtărescu (scrittore), Dana Ciocârlie (pianista), Chris Simion-Mercurian (scrittirice, regista), Andra Clițan (designer), Denisa Comănescu (poetessa), la Comunità “La Blouse Roumaine”, Suzana Dan (artista visivo), Ruxandra Donose (mezzosoprano), Constantin Flondor (pittore), Diana Brohnstedt Gavrilaș (artista visivo), Iulia Gorneanu (stilista), Ramona Horvath (pianista di jazz), Teodor Ilincăi (tenore), Matei Ioachimescu (flautista), Maia Morgenstern (attrice), Marta Petreu (poetessa), Alexandru Rădvan (artista visivo), Doina Ruști (scrittrice), Octavian Soviany (poeta, narratore e critico letterario), Corneliu Ulici (attore), Rodica Vica (soprano), Matei Vișniec (poeta e drammaturgo), Bogdan Vlăduță (artista visivo), Marin e Victoria Zidaru (artisti plastici).
Le 30 personalità, che operano in vari settori della cultura (arte, musica, cinema, teatro e letteratura), hanno accettato l'invito dell'Accademia di Romania di partecipare a questa iniziativa e offriranno al pubblico, al posto di oggetti con filo bianco e rosso, parole per portare speranza, energia primaverile e gioia.
L'album Accademia di Romania #cuvântdemărțișor è un Diario virtuale che verrà pubblicato sulla pagina Facebook e sul sito dell’Istituto Culturale Romeno, un gesto simbolico, costituito da una serie di 30 immagini in cui le parole-simbolo scelte dalle personalità verranno accompagnate da una motivazione a loro scelta o da una testimonianza artistica, che si tratti di una frase o un collegamento a una creazione o interpretazione artistica.
Nell contesto attuale in cui è difficile regalare un mărțișor legato con filo intrecciato rosso e bianco, come vuole la tradizione romena, ci proponiamo di offrire al pubblico, attraverso il linguaggio visivo, una raccolta di parole scelte, per riassumere cos'è il mărțișor: al di là delle leggende e del simbolismo, un gesto semplice e sincero che annuncia l'arrivo della primavera e il ritorno alla vitalità.
L'evento sarà accompagnato dall'hashtag #cuvântdemărțișor e si svolgerà online, dall'1° all'8 marzo, sulle pagine Facebook e Instagram dell'Accademia di Romania in Roma. Le cartoline saranno distribuite quotidianamente sui social network durante il suddetto intervallo e verranno successivamente caricate sul sito ICR in un album digitale, in modo che possano essere facilmente consultate dal pubblico.


Fonte: Redazione