Finanza: ABIe GBIC, regole più flessibili contro impatto Covid

19-02-2021 17:08 -

GD - Roma, 19 feb. 21 - Rimodulare il percorso dell'Unione Bancaria, rifocalizzare il percorso regolamentare verso la finalizzazione di Basilea 3 in Europa e adeguare il trattamento dei crediti deteriorati (npl) alla luce dell'attuale scenario economico. Questi i punti focali del documento congiunto tra l'ABI e il GBIC, il Comitato dell'Industria Bancaria Tedesca (German Banking Industry Committee) presentato con le richieste del settore bancario italiano e tedesco alle istituzioni europee per ridurre l'impatto della crisi da Covid-19.
Il documento, frutto anche del periodico dialogo bilaterale sui servizi finanziari organizzato da FeBAF, tocca l’impianto delle regole europee concepite prima della crisi pandemica e che, a detta delle parti, andrebbe rimodulato per evitare il dispiegarsi degli effetti della crisi pandemica anche sul settore finanziario e bancario.
Le soluzioni individuate riguardano in particolare la gestione delle crisi delle banche direttamente sottoposte alla vigilanza nazionale e il ruolo dei sistemi nazionali di garanzia dei depositi, la ricerca di un approccio nella gestione degli npl che contrasti effetti pro-ciclici e una più calibrata adozione della normativa a completamento del quadro regolamentare di Basilea 3. Abi e Gbic rilevano che il quadro regolamentare in materia di gestione delle crisi bancarie dovrebbe tenere conto dei principi di proporzionalità e sussidiarietà.
Inoltre, l'attuale trattamento normativo delle esposizioni deteriorate è stato messo a punto in circostanze completamente diverse e andrebbe, pertanto, rivisitato e adeguato alla luce dell'emergenza.
Tra le richieste vi è il congelamento temporaneo del calendario sugli accantonamenti sui crediti erogati dal 26 aprile 2019.
Il prossimo appuntamento del dialogo italo-tedesco sui servizi finanziari organizzato da FeBAF e GBIC è previsto in aprile. Sarà l’occasione per allargare il confronto anche ai temi finanziari dell’agenda del G-20 a presidenza italiana.


Fonte: FeBAF