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IFAD lancia appello urgente per Giornata delle rimesse familiari

16-06-2021 08:17 - Economia
GD - Roma, 16 giu. 21 – Nonostante un notevole incremento nel numero di migranti che spediscono denaro a casa tramite trasferimenti digitali a causa della pandemia di Covid 19, milioni di membri delle famiglie destinatarie, che vivono in zone rurali, affrontano enormi difficoltà per accedere ai servizi finanziari digitali che potrebbero aiutarli a uscire dalla povertà.
Gilbert F. Houngbo, presidente del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD), ha lanciato oggi un appello perché si investa con urgenza in infrastrutture e servizi finanziari digitali nei paesi in via di sviluppo, per garantire che le famiglie che vivono in aree rurali non vengano lasciate indietro.
“Durante la pandemia, i migranti hanno dimostrato una dedizione costante verso le loro famiglie e le loro comunità, effettuando il maggior numero di trasferimenti digitali di rimesse mai registrato”, ha detto Gilbert F. Houngbo, nel discorso tenuto in occasione della Giornata Internazionale delle rimesse familiari. “Purtroppo, le famiglie che vivono in zone rurali e isolate, per cui le rimesse costituiscono una strategia di sopravvivenza essenziale, hanno difficoltà ad accedere a strutture dove ritirare il denaro o ad alternative ancora più convenienti come i conti correnti digitali. I governi e il settore privato devono investire con urgenza in infrastrutture digitali per le aree rurali, per ovviare a questo problema”.
L’anno scorso, le rimesse digitali sono aumentate del 65%, raggiungendo la cifra complessiva di 12,7 miliardi di dollari. Questo cambiamento è dovuto a una diminuzione nell’uso di contante determinata dai lockdown, che hanno limitato la possibilità di spedire denaro attraverso canali informali, e dalle regole di distanziamento sociale, tanto per chi spediva quanto per chi riceveva le rimesse. Nonostante la recessione economica globale causata dalla pandemia, i migranti hanno continuato a mandare denaro a casa alle loro famiglie, e le rimesse nel 2020 hanno raggiunto l’ammontare totale di 540 miliardi di dollari – con un calo limitato all’1,6%, rispetto all’anno precedente.
Tuttavia, in molti Paesi, le persone che vivono in aree rurali isolate hanno poche opportunità di accedere a servizi bancari o difficoltà di connessione tramite telefoni cellulari. Inoltre, c’è una disponibilità limitata di agenzie che offrono servizi finanziari digitali, come il ritiro di contanti. Spesso i fornitori di servizi finanziari digitali sono situati nei centri urbani. Questo vuol dire che milioni di persone povere che vivono nelle aree rurali devono coprire grandi distanze, spesso affrontando spese notevoli, per raggiungere città e centri abitati dove ritirare il denaro spedito in modalità digitale dai loro familiari emigrati. I traferimenti digitali di denaro sono più economici dei bonifici tradizionali e i servizi bancari digitali offrono l’opportunità ai migranti e alle loro famiglie nei paesi di origine di accedere a prodotti finanziari utili ed economici per gestire meglio le loro risorse, come servizi di risparmio, prestiti o assicurazioni. In tutto il mondo, 200 milioni di migranti mandano regolarmente denaro a casa a circa 800 milioni di loro parenti.
Questo contributo influisce in modo cruciale sulla loro vita e sulla loro possibilità di mantenersi. Quasi la metà di queste famiglie vive in aree rurali di paesi in via di sviluppo, dove la povertà e la fame sono più diffuse. Le famiglie usano i soldi mandati a casa dai lavoratori migranti per soddisfare necessità essenziali quali cibo, alloggio, spese scolastiche e mediche, oltre che per avviare piccole attività imprenditoriali. Queste risorse spesso sono in grado di cambiare la vita delle famiglie e delle comunità locali.
“La pandemia ha fatto aumentare l’adozione di trasferimenti digitali di denaro e di conti correnti gestiti attraverso il telefono cellulare, ma ha anche evidenziato la diffusa mancanza di pari opportunità”, ha spiegato Pedro de Vasconcelos, responsabile dello Strumento finanziario per le rimesse dell’IFAD. “Gli studi rilevano che le donne hanno il 33 per cento di possibilità in meno, rispetto agli uomini, di avere un conto corrente digitale. Dobbiamo fare uno sforzo per colmare questo divario, abbattendo gli ostacoli che impediscono alle donne di avere accesso e poter utilizzare servizi finanziari digitali”.
Da marzo 2020, l’IFAD è alla guida di una task force globale per le rimesse (RCTF), composta da 41 organismi internazionali, istituzioni intergovernative, gruppi industriali e del settore privato e una rete di organizzazioni che si occupano di migranti, per ovviare all’impatto della pandemia di COVID-19 sul miliardo di persone direttamente coinvolte nel fenomeno delle rimesse.
Tra le numerose raccomandazioni rivolte al settore pubblico e privato, la task force ha elaborato misure concrete per promuovere la digitalizzazione del mercato delle rimesse, nel tentativo di stimolare la ripresa e rafforzare la resilienza delle famiglie dei migranti in tutto il mondo. In linea con queste misure, l’IFAD sta attualmente finanziando soluzioni digitali promosse dal settore privato di cui beneficeranno oltre un milione di persone nella sola Africa occidentale.
Il Forum mondiale sulle rimesse, gli investimenti e lo sviluppo (GFRID) 2021 si svolgerà in modalità virtuale il 16 e 17 giugno in concomitanza con la Giornata Internazionale delle rimesse familiari. Il Vertice sarà incentrato sul ruolo delle rimesse nel rafforzare la ripresa dei mercati durante la pandemia di Covid 19 e nel migliorare la capacità di resilienza dei lavoratori migranti e delle comunità in cui vivono.
L’IFAD investe sulle popolazioni rurali, mettendole in condizione di ridurre la povertà, aumentare la sicurezza alimentare, migliorare la qualità dell’alimentazione e rafforzare la loro capacità di resilienza. Dal 1978, abbiamo investito 23,2 miliardi di dollari in donazioni e prestiti a tassi agevolati per finanziare progetti di cui hanno beneficiato circa 518 milioni di persone. L’IFAD è un’istituzione finanziaria internazionale e un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite con sede a Roma – il polo delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura.

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Fonte: IFAD
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