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Referendum: Barachini, in RAI più spazi in approfondimenti, Tg e programmi per italiani all’estero

03-09-2020 19:07 - Parlamento
GD - Roma, 3 set. 20 - La RAI “garantisca la massima attenzione” al referendum del 20-21 settembre, con “maggiori spazi informativi”, “nel rispetto dell’equilibrio e del contraddittorio fra i soggetti favorevoli o contrari alla consultazione”. È la richiesta che il presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza, sen. Alberto Barachini, ha rivolto ai vertici di Viale Mazzini. Pur apprezzando “l’impegno profuso dall’azienda nelle ultime settimane”, Barachini ha auspicato infatti che “tale maggiore spazio sia assicurato nei programmi di contenuto informativo e di approfondimento, nella programmazione destinata agli elettori all’estero, oltre ai notiziari e telegiornali”.
“Con riferimento alla campagna per il referendum popolare confermativo indetto per i giorni 20 e 21 settembre 2020, desidero in primo luogo esprimere apprezzamento per l’impegno profuso dall’azienda nelle ultime settimane, nell’ottica di fornire un’informazione obiettiva e corretta agli elettori”, ha scritto Barachini nella lettera indirizzata al presidente della RAI, Marcello Foa, e all’amministratore delegato, Fabrizio Salini.
“In considerazione dell’approssimarsi della fase conclusiva della campagna referendaria, anche tenuto conto delle recenti deliberazioni nn. 387/20/CONS e 412/20/CONS adottate dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, nonché di quanto dichiarato il 6 agosto scorso dai presidenti delle Camere sull’importanza di un ampio dibattito pubblico", ha sottolineato il presidente della Vigilanza, "si rileva la necessità che la RAI, in ottemperanza di quanto previsto dalla delibera approvata dalla Commissione che mi onoro di presiedere nella seduta del 22 luglio scorso, garantisca la massima attenzione alla materia oggetto del quesito, offrendo maggiori spazi informativi con una rappresentazione dei temi in discussione e delle rilevanti implicazioni che discendono dall’accoglimento di ciascuna delle due opzioni di voto, nel rispetto dell’equilibrio e del contraddittorio fra i soggetti favorevoli o contrari alla consultazione”.
Infine Barachini ha detto che è “auspicabile in particolare che tale maggiore spazio sia assicurato nei programmi di contenuto informativo e di approfondimento, nella programmazione destinata agli elettori all’estero, oltre ai notiziari e telegiornali diffusi dal servizio pubblico”.


Fonte: Redazione
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