Il percorso di candidatura, in entrambi i casi di livello multinazionale, è stato coordinato dal Servizio UNESCO del Segretariato Generale del MIBACT, in collaborazione con le comunità ed i Ministeri della Cultura di Francia, Belgio e Lussemburgo e presentato ufficialmente al Segretariato del Patrimonio Immateriale di Parigi nel marzo 2019.
Particolari apprezzamenti metodologici e di attinenza alle modalità e alle finalità di attuazione della Convenzione, sono stati espressi dall'Organo di Valutazione Internazionale e confermati nel consesso del Comitato stesso. Con le due iscrizioni, l'UNESCO ha riconosciuto 14 elementi italiani del patrimonio culturale immateriale, sempre più contraddistinto da criteri di partecipazione comunitaria, dal dialogo interculturale e dalla promozione della cooperazione internazionale.